Voci e volti dal mondo della scuola

Le domande che i giovani si portano dentro e che gli adulti non hanno il tempo di ascoltare

ragazzo

di Elisabetta Cafaro

Andare a lavoro come ogni giorno e scoprire di essere strumento di grazia. Basta parlare di Gesù in una classe piena di giovani e il ghiaccio si scioglie, sul viso di una ragazza compaiono lacrime di gioia: “Grazie prof!” urla e la giornata non è più solo sacrificio e lavoro, ma un seme di infinito nella trama dell’eternità.

È importante ritornare all’essenziale. Quando non sono piene di Dio le giornate non hanno alcun senso. Vai a letto stanca e ti rialzi stanca, ti manca qualcosa ma non sai dire cosa. Invece per chi lavora nella vigna del Signore ogni giorno è speciale, un mistero che spesso può cambiare tutto. Non c’è impegno più importante che amare Te Gesù, come ci insegna santa Teresa di Lisieux: “O Gesù, qual gioia per me amarti. Perché, Gesù, mia gioia è amare te”.

È con questa certezza nel cuore che ho condotto la mia professione fino ad oggi. Trent’anni di onorata carriera a servizio dei giovani, come insegnante di religione. La mia ora spesso è sentita da loro e anche dai colleghi, come un tempo di pausa tra una materia e l’altra, una voce che si accoda e non fa testo. Per molti non ha peso nemmeno in Consiglio e invece io mi accorgo ogni giorno che quello che ho da dire ai ragazzi è il migliore degli insegnamenti che la Scuola possa offrire.

Per questa ragione voglio raccontarvi un’esperienza, l’ultima in ordine temporale che il buon Dio mi abbia concesso di vivere. Mi sono trovata a dover coprire un’ora in una classe perché la mia collega non c’era. Una supplenza come tante altre, una di quelle coincidenze che sembrano il frutto di una casualità e che invece sono sempre l’incedere nascosto di Dio su questa terra. Ci sono andata senza il materiale che porto di solito con me e mi sono ritrovata di fronte una classe di ragazzi di 17 anni, qualcuno anche ripetente. Erano stanchi ma pur sempre arzilli e pronti a fare confusione. Abbiamo cominciato a parlare e non so nemmeno come, non sono stata io a cominciare e forse neppure loro, le parole spesso iniziano ad inseguirsi correndo dietro l’anelito dello Spirito di verità ed eccomi improvvisamente bombardata di domande: qualcuno voleva la ‘prova’ dell’esistenza di Dio, e giù con tutte le altre domande dal creazionismo all’evoluzionismo. Dal perché dover andare in chiesa al come fa ad essere vergine la Madonna. Sono diventata molto “esperta” in fatto di dibattiti, non era certo la prima volta quella, ma mi capita sempre di avere paura, di non sentirmi all’altezza. Sento dentro di me che quelle domande non sono un caso, che rappresentano la profonda e inquieta sete di Dio che i giovani si portano dentro.

Io ci provo e do loro solo quello che so e quello che vivo ogni giorno a contatto con Gesù. Non ricordo le parole che ho usato, ma qualcosa nel tono della mia voce o forse nel mio sguardo deve averli convinti. Mentre alla lavagna faccio lo schema, il gesso mi procura un po’ di tosse, un ragazzo allora mi dice: “Usate la lavagna magnetica”. Un semplice suggerimento, una premura involontaria che tuttavia mi ha toccata perché mi ha rivelato l’interesse umano nascosto dietro il ruolo istituzionale che ci accomunava. L’ora è finita, forse anche troppo presto e io mi riscopro sorpresa e lusingata perché i ragazzi non vanno via, restano intorno a me, qualcuno mi chiede: “Chi vi ha mandata? Come siete arrivata da noi? Quando ritornate?”. Una di loro prende il numero del mio cellulare è così felice della lezione che piange mentre mi abbraccia. Non so perché pianga, vorrei chiederglielo e poi mi accorgo che non lo sa nemmeno lei, che le mie parole hanno soddisfatto bisogni che forse neppure sapeva di avere. Abbiamo parlato di aborto anche se io preferisco chiamarla vita. Sì, abbiamo parlato della vita e di come spesso si arrivi a soffocarla nel grembo credendo di fare una cosa giusta. I collaboratori dovevano pulire quando ho lasciato l’aula e sono andata a prendere la macchina nel parcheggio, li ho ritrovati tutti giù. Uno di loro mi ha gridato: “Grazie prof… grazie…” e per poco un libro non mi cadeva per terra. Non ho fatto niente di più che parlare di ciò in cui credo, in fondo io sono solo un’insegnante di religione.

 




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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32 risposte su “Le domande che i giovani si portano dentro e che gli adulti non hanno il tempo di ascoltare”

Conosco benissimo la prof che ha scritto quest’articolo e conosco la sua dolcezza e la sua voglia di raccontare ció in cui crede fermamente!
Sono del parere che l’assenza di un credo in generale possa rendere la vita monotona e triste.
Il dibattito è la forma migliore con cui un professore riesce rapportarsi con i propri alunni e la professoressa Cafaro è un’esperta in quest’ambito.
Riesce a coinvolgere tutti ed attirare la propria attenzione grazie alle sue spiegazioni esaurienti riguardo la creazione del mondo, l’esistenza di Dio ma anche riguardo tematiche attuali come L’aborto,diritti civili ecc. .
“Grazie prof…grazie “❤️

La tua carica umana e la missione che motivano il tuo lavoro ti consentono di essere meraviglia e al contempo di meravigliarti di continuo…laddove entusiasmi per la vita e crisi improvvise si succedono senza trovare sensi, laddove sei tu con la tua vita e il tuo cuore pronta a spenderti interamente, laddove essere ė decisamente tutto ciò che conta, essere ciò che si ė senza necessari bisogni di perfezione che sarebbero anche ininfluenti…laddove i giovani ti chiedono vita ed essenza!!li in classe, con i tuoi alunni…complimenti,prof…elisa!!!

“Grazie proff…grazie” perché ci avete SEMPRE aiutati. Perché vi siete messa al nostro pari per consigliarci, perché nonostante molti inventano scuse per perdere la lezione, non perdete l’entusiasmo e la voglia di continuare a raccontarci di ciò in cui avete realmente fede, grazie proff perché quando ho bisogno di capire qualcosa ripeto in mente mia le vostre lezioni e spesso trovo la soluzione, perché avete provato a raccontarci l’amore l’amicizia essenza finire nella banalità. Grazie proff, vi voglio bene.

Complimenti prof!
Bellissimo e profondo articolo.
Lei è una persona speciale. Io e e tanti altri ragazzi anche se magari non abbiamo il coraggio di esprimere ció che pensiamo di lei, in cuor nostro sappiamo quanto ama il suo lavoro e i suoi alunni, quanto ama la vita. La ringrazio per tutte le volte che ci ascolta e per quante volte ci da cosigli utili a crescere. La ringrazio per le lezioni di vita che dà ,in ambito didattico e non. La ringrazio perchè c’è sempre per noi per qualsiasi cosa.
Non si potrebbe desiderare un’ insegnante di religione migliore di lei. In fondo sì , è un “insegnante di religione”… ma non è da poco! Ancora complimenti!

Che bella testimonianza!!!
Gli insegnanti tutti, sia quelli di Greco e Latino che quelli di Sala e Cucina o di Educazione Fisica, formano gli uomini e i cittadini di domani, non esistono discipline di serie A. Tutti gli insegnanti devono motivare i propri studenti con un atteggiamento propositivo e passionale. I giovani hanno bisogno di dialogare, di essere ascoltati, motivati, incitati e persino capiti da insegnanti capaci di coinvolgerli emotivamente. La PASSIONE in un docente genera un insegnamento efficace, un legame con gli studenti che si trovano davanti un riferimento coinvolgente e interessato di cui fidarsi. E da collega ribadisco anche io: grazie Prof!
Vissia

La tua carica umana e la missione che motivano il tuo lavoro ti consentono di essere meraviglia e al contempo di meravigliarti di continuo…laddove entusiasmi per la vita e crisi improvvise si succedono senza trovare sensi, laddove sei tu con la tua vita e il tuo cuore pronta a spenderti interamente, laddove essere ė decisamente tutto ciò che conta, essere ciò che si ė senza necessari bisogni di perfezione che sarebbero anche ininfluenti…laddove i giovani ti chiedono vita ed essenza!!li in classe, con i tuoi alunni…complimenti,prof…elisa!!!

Articolo interessante, scorrevole ed abbastanza breve, seppur profondo e pieno di significato.
La professoressa Cafaro riesce sempre a guidarci nei suoi pensieri.
Con le sue lezioni, noi alunne riusciamo sempre ad imparare qualcosa, perchè riesce a trasportarci in un universo parallelo pieno di speranza.
Perché ciò che ci insegna proviene sempre dalla sua esperienza, dal suo cuore. Tutte le parole che fuoriescono dalle sue labbra sono sempre pensate e dirette.
E non sempre i concetti sono facili, è l’insegnate che lo rende così semplice.
Per questo la ringraziamo.
Prof, grazie.❤️

La storia è molto toccante e da ateo non penso di poter commentare una situazione in cui non mi ci sono trovato in prima persona, ma allo stesso momento ho ascoltato parecchie persone che hanno cercato di farmi “mettere sulla buona strada” non riuscendo però a redimermi. Sono favorevole all’aborto e all’eutanasia e ancora di più alle unioni tra omosessuali, tre temi che oggi più che mai sono contrastanti alle idee della chiesa e non riesco a riflettermi in una comunità che non riesce ad “aggiornarsi” e quindi ad invogliare noi giovani. Rispetto le idee di tutti cosa che spesso la chiesa non fa. non penso di poter commentare una situazione in cui non mi ci sono trovato in prima persona, ma allo stesso momento ho ascoltato parecchie persone che hanno cercato di farmi “mettere sulla buona strada” non riuscendo però a redimermi. Sono favorevole all’aborto e all’eutanasia e ancora di più alle unioni tra omosessuali, tre temi che oggi più che mai sono contrastanti alle idee della chiesa e non riesco a riflettermi in una comunità che non riesce ad “aggiornarsi” e quindi ad invogliare noi giovani. Rispetto le idee di tutti cosa che spesso la chiesa non fa.

Bellissimo articolo,semplice ma con un significato,come si dice le cose semplici sono sempre le più belle. È da due anni che conosco la prof ed è stata molto disponibile,ci ha insegnato tante cose,ad amare le persone,a capire i problemi della vita,a farci capire le persone che troveremo fuori,e che non dobbiamo sempre fidarci,vi ringrazio per averci insegnato tanto cose,per aver ascoltato e per averci dato dei consigli,grazie tante.

Un articolo bello e profondo come pochi. Io conosco la prof da due anni, e da due anni segue la nostra classe.
In questi due anni ho avuto modo di vivere in prima persona gli insegnamenti che la prof ha da darci, e, altrettanto in prima persona, anche se la mia classe e molto rumorosa, ho potuto notare che a volte la prof riesce a trattare gli argomenti in maniera chiara, e questo mi piace, perché bisognerebbe dare spazio per parlare ed esprimersi a tutti, dato che la scuola è anche questo.
Penso che con la bontà d’animo che la prof si ritrova, anche se può sembrare difficile, non faticherà a colpire gli alunni, come ad esempio me, che sono felice delle possibilità di esprimermi che varie volte la prof mi dà, perché dimostra fiducia. Poi, questa cosa del voler bene gli alunni come dei figli, penso che vada oltre al semplice ruolo che occupa nella scuola, ma questo accade perché lei è buona dentro, ha un gran cuore e penso abbia molto da offrire. Anche se alcune volte potremmo anche non essere d’accordo su qualcosa, credo proprio che i ringraziamenti se li merita! Grazie prof! 🙂

Complimenti per l’articolo, il quale trovo davvero sincero e profondo.
La Prof Cafaro, che conoso da ben due anni, riesce sempre a svolgere la sua materia con amore e passione, nonostante tutto. È sempre disponibile nell’ascoltarci, nell’aiutarci e nel trasmetterci l’amore e la parola di Dio. Affronta argomenti sempre molto interessanti e utili a noi stessi per farci capire com’è fatto il mondo. Per aiutarci ad affrontare il domani con cautela. Quindi..”Grazie prof.. grazie..” ♥

Non so davvero come ringraziarla, voi siete una persona molto speciale. Mi sento fortunata ad avere voi come professoressa di religione, nessuno è come lei.
Vi ringrazio che ci ascoltate sempre, ci avete insegnato i veri valori della vita. Per quanto riguarda l’articolo, bellissime parole..complimenti e ancora grazie.

Grazie prof, anche se è solo da due anni che segue la nostra classe, ci ha insegnato tanto, ci ha ascoltato, siete stata dalla nostra parte.
Siete un esempio, una guida da seguire.
Le vostre lezioni sono istruttive e anche molto interessanti, e non me ne perderei una neanche al mondo.
Grazie prof per insegnarci che cosa é la vita vera e per tutte le sue sfacciettature.
Grazie

Leggere questa testimonianza mi ha fatta commuovere. E’ vero i giovani hanno bisogno di una guida che li accompagni non dall’altro lato della cattedra, ma che li ascolti e li aiuti in mezzo a loro. Si portano dentro tanti mostri che ad accendere la luce si ridimensionano. Servono insegnanti, adulti, esempi, che sappiano accendere le luci in questi luoghi bui, come ha fatto lei, con semplicità, parlando con il cuore… offrendo loro un altro punto di vista. La loro sete si sente tutta… e si sente tutta la disponibilità ad offrire ascolto. Grazie per questa traccia da seguire.

Noi siamo degli alunni della prof.ssa Cafaro e la conosciamo molto bene e sappiamo che è veramente una persona speciale e che fa bene il suo lavoro di insegnante perché anche se molti considerano quest’ora come un’ora di pausa lei mette comunque tutta se stessa per spiegarci problemi dei giovani e rispondere a tutte le nostre domande che ci facciamo sull’esistenza. Non c’è che dire GRAZIE ad una persona meravigliosa come la prof.ssa Cafaro

Bellissima esperienza mi ha fatto commuovere leggendo questo articolo abbiamo una prof bravissima ! CI fate capire tante cose ! grazie prof

Volevo complimentarmi la mia professoressa per il suo meraviglioso articolo,sono davvero sorpresa per il modo in cui è stato scritto, è un articolo che ci fa pensare e ci fa aprire gli occhi sul mondo.le nostre lezioni di religione sono bellissime perché I dialoghi che abbiamo con la nostra professoressa sono molto forti e ti guardano un po’ la cultura in generale,ci ha fatto capire davvero importanza della vita è dell’amore. Per questo oggi ci ritroviamo a dirle grazie per tutto ! delle vostre alunne: dipeso, Squillante e Crispi. vi vogliamo bene ❤️❤️

Ho trovato la storia molto bella .PROPRIO il fatto che una professoressa coinvolga gli alunni nella lezione a tal punto di far commuove re una ragazza e rafforzando in tal modo il lagame alunno-insegnate .Infatti le lezioni della professoressa non sono come le altre dove l insegnante si siede e spiega agli alunni e finisce là, ma, scambia di idee ed opinioni
Ermelinda esposito

Viviamo in una società dove le interferenze e rumori hanno la priorità. I giovani vivono in un isolamento e hanno solo”amici”virtuali.
Incontrare testimoni è un dono e riscoprire il valore dell’empatia, della condivisione e del dialogo interpersonale é un obiettivo educativo fondamentale.
Gli educatori hanno da portare a termine una missione: guidare i giovani verso scelte critiche ed autonome cioè insegnar loro a pensare .Tutto si può realizzare e se si passa dal sentire all’ascoltare siamo indirizzati verso la giusta metà.
Elisa tu hai questo carisma e riesci ad educare le giovani generazioni verso la consapevolezza dell’essere portatori di speranza ,di diritti, di doveri e insegni loro che sull’amore che saremo giudicati e che la persona deve essere amata per i suoi pregi e difetti perchè in ciascuno di noi c’è una scintilla di Eternità.
Complimenti!

Prof complimenti per l’articolo, è davvero bello ed emozionante. Conosciamo la prof da 3 anni, è un insegnante meravigliosa, intenta ad ascoltare tutti ed aiutarli soprattutto. In questi 3 anni, con lei, ci siamo trovati molto bene, perchè ha un modo di spiegare simpatico, coinvolgente ed emozionante. Un eccellente professoressa che con il suo metodo ci ha aiutato a costruire le fondamenta del nostro futuro. Un insegnante che ci ha fatto capire che non basta solo la conoscenza di una materia, ma bisogna anche saperla trasmettere con amore e passione. Noi possiamo davvero dire che la nostra prof crede davvero in noi. Lei, una donna che non passa inosservata, che anche se gli parli due minuti riesci a cogliere il suo mare di conoscenza, quanto crede nelle capacità di ogni suo singolo studente.
La sua dedizione e il suo modo gentile non possono che meritare la nostra gratitudine…per tutto ciò che abbiamo colto dal suo insegnamento…per tanto, desideriamo ringraziarla per averci fatto dono del suo bagaglio di sapienza che custodiremo gelosamente sia nei nostri cuori per l’affetto che nutriamo nei suoi confronti, sia nella nostra mente e per la gratitudine e l’ammirazione che abbiamo nei suoi confronti.
È stata e sará sempre un esempio da seguire, una grande donna e una grande professoressa che noi tutti stimiamo.
Grazie mille prof…ancora complimenti!Le vogliamo bene ❤

A volte nell’ora che abbiamo con la Professoressa Cafaro, le parole sembrano scontate. Quando si parla di amore, di famiglia o di amicizia lo sguardo è il mezzo di comunicazione più bello e prezioso che si possa avere.
È raro trovare un professore con il quale si riesca a trascorre l’ora come se fossero cinque minuti. “Grazie prof…grazie” perché è solo con voi che troviamo le risposte alle nostre domande. Siete una donna con tanto carattere e forza. È vero, forse non riuscite a darci la dimostrazione dell’esistenza di Dio ma in cambio ci riempite sempre il cuore di gioia e amore con i vostri discorsi. Le vogliamo bene.❤️

Prof ci conosciamo da soli 2 anni, mi avete insegnato tanto, e ci siamo scontrate tante volte e altre ci siamo lasciate in un lungo abbraccio che mi ha dato certezze e un grazie non può ricomepensare tutto quello che ha fatto per noi

Conosciamo la prof e possiamo confermare che le sue parole, a volte, riescono a farti aprire gli occhi ed è una cosa bellissima.
Affrontiamo sempre argomenti interessanti, anche se ripetitivi, dai quali dibattiti, pro e contro ecc..
Non staremo qui a scrivere poemi perché, francamente, non ce n’è bisogno; possiamo solo dire che, come già detto dalla prof, un gesto “insignificante” a volte può cambiarti la giornata o, addirittura, la vita.. Non c’è cosa più bella. <3

Articolo molto interessante!
Le persone come lei ci danno speranza.
Non molti,oggi,riescono,con solo poche parole, a smuovere un animo, soprattutto quello di un adolescente. Menti come le sue sono rare, menti che riescono a far riflettere, con semplici frasi, su concetti tutt’altro che semplici!
Ci riteniamo fortunate ad averla come insegnante. Anche se siamo alcune di quelle che non si fanno spesso notare,la ascoltiamo sempre con molto interesse. Riesce a coinvolgere i suoi studenti, cosa che in cui molti non riescono a fare.
E, non poche volte, una di noi ha rischiato di ridursi in lacrime, proprio come quella ragazza, che non ha avuto paura di mostrare le proprie emozioni.
La ringraziamo molto ❤

Prof è molto bella questa esperienza che avete raccontato. Noi conosciamo la professoressa Cafaro da 3 anni e durante le lezioni attira molto la nostra attenzione e nascono anche problemi su cui discutere. Grazie per tutto ciò che fa!

L’articolo è molto bello. Noi conosciamo la prof da 3 anni e durante le lezioni riesce a d attirare la nostra attenzione durante le quali nascono anche dibattiti molto profondi. Grazie per ciò che fa!

Sono 3 anni che faccio religione con la mia prof. È una persona dolcissima con lei parliamo di tutto,affrontiamo argomenti quotidiani e argomenti come la vita di Cristo e la nascita della terra…
Tra tanti argomenti mi e colpito uno in particolare: “L’adolescenza”.
Mi e colpito questo argomento perché è un argomento quoditiano per me e per i miei compagni di classe. Sul l’adolescenza ci sono tante cose da dire,ma l’unica cosa buona e che la mia professoressa ci diede conforto e ci assicuro che sarebbe passato,poiché è solo un periodo,un periodo lungo,ma anche molto bello oltre al fatto che ci sono tanti cambiamenti che avvengono soprattutto a noi,internamente.
Abbiamo una prof eccezionale,sempre pronta ad aiutare il prossimo. Le vogliamo bene.❤️

Un articolo molto toccante che aiuta a capire tante cose. Prof rappresentate un grande esempio di vita sia per noi che per quei ragazzi. Svolgete sempre il vostro lavoro con tutta la dolcezza e l’amore che ci dimostrate ogni giorno. Vi vogliamo bene.

Conosciamo la prof che ha scritto commento, é una persona piena di gioia di vivere e trasmette la sua gioia anche a noi studenti. Il suo commento é molto emozionante ed é un esempio di vivere con l’amore di Dio.
Vi vogliamo bene prof.

Ormai sono passati tre anni dal nostro primo incontro prof,da quel momento sono cambiate tante cose e anche il nostro rapporto con voi é cambiato.Voi siete diventata per noi più di una semplice insegnante di Religione per noi ora siete una amica con la quale confidarci,aprirci e chiedere consigli.In questo articolo fuoriesce ancora di più la persona stupenda e speciale che siete poiché nonostante siano passati molti anni dall’inizio della vostra professione voi contonuate a insegnare con la passione e l’amore dei primi anni di insegnamento.Per tutto quello che fate e per tutto quello che siete grazie mille prof.VI VOGLIAML BENE PROF

In questi tre anni prof non mi è mai mancato il vostro appoggio , la vostra bontà d’animo , il vostro ascoltarmi come un’amica e consigliarmi la cosa giusta come una madre . Le vostre lezione ci insegnano a pensare . Il vostro amore ci insegna a dividere ciò di cui non se ne ha bisogno più. Grazie per essere una prof meravigliosa e professionale ❤ Vi voglio bene ❤

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