12 Novembre 2016

12 Novembre 2016

Le cose necessarie della vita

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Il commento

Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai” (18,1). Le parole iniziali contengono il messaggio essenziale che Gesù vuole comunicare. La parabola non solo insegna come dobbiamo pregare ma, prima ancora, presenta la preghiera come una necessità, qualcosa di cui non possiamo fare a meno. A Betania Gesù ricorda a Marta che ci sono e ci saranno sempre tante cose da fare ma … “una sola cosa è necessaria” (Lc 10,42). Non tutti sanno individuare quali sono le cose necessarie e spesso spendiamo tempo ed energie per cose di poco valore. Il Vangelo oggi ricorda che la preghiera appartiene alla cose assolutamente necessarie, per questo Gesù invita a pregare sempre e senza stancarsi. Sempre significa che la preghiera accompagna ogni giorno della nostra esistenza e che non dobbiamo rinunciarvi mai, se non vogliamo smarrire la nostra identità. Senza stancarsi vuol dire che dobbiamo custodire la preghiera anche quando avvertiamo la fatica, quando incontriamo ostacoli o quando ci sembra di avere delle buone ragioni per tralasciare questo appuntamento. La preghiera non è una parentesi ma parte viva del nostro vissuto quotidiano: il lavoro e la fatica, l’amicizia e l’amore, tutto è accompagnato e illuminato dalla preghiera perché tutto deve essere rivestito di quella luce che viene da Dio. Il credente vive la preghiera come il gesto più semplice e naturale. Egli si volge a Dio perché sa che nulla può fare senza di Lui e tutto diviene possibile con Lui. Quando prega si rivolge al Padre celeste e gli affida le sue intenzioni; ma s’impegna anche ad ascoltare e accogliere Dio. “La preghiera è la chiave del mattino e il catenaccio della sera”, diceva Gandhi. Papa Giovanni scriveva nel suo Diario spirituale: “La mia giornata deve essere sempre in preghiera; la preghiera è il mio respiro”. Se il tempo viene costantemente illuminato dalla preghiera, la vita stessa diventerà una preghiera. Se la preghiera diventa il pane quotidiano, l’essenziale non verrà mai a mancare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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