21 Novembre 2016

21 Novembre 2016

Dentro o fuori

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (12, 46-50)
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Il commento

Sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli” (12,46). Nel racconto evangelico c’è chiaro e netto contrasto tra due categorie di persone: quelli che stanno fuori e quelli che sono dentro. La madre e i fratelli sono fuori: l’espressione è ripetuta due volte (12, 46 e 47) come per sottolineare la distanza, anzi una certa separazione. Dentro invece si trovano quelli che circondano Gesù. Quelli di fuori vogliono parlare, quelli che stanno dentro invece sono pronti ad ascoltare. Quelli di fuori vogliono convincerlo a tornare a casa (Mc 3,21), a quelli di dentro Gesù ricorda che vero discepolo è colui che compie la volontà del Padre (12,50). La differenza tra chi sta dentro o fuori non dipende dal luogo in cui ci troviamo ma dal nostro atteggiamento interiore: “chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre” (12,50). Per entrare a far parte della famiglia di Gesù non basta stare in chiesa, non basta partecipare ad una comunità, non basta neppure mettersi in ascolto della Parola. È necessario accogliere con cuore docile la Parola e impegnarsi a fare, con giusta determinazione, quello che Dio vuole. Gesù parla con l’autorità del Padre suo, egli comunica la verità di Dio. Chi lo ascolta e cammina nelle sue vie ha l’intima certezza di compiere perfettamente la volontà di Dio. Quando ha risposto con l’eccomi alla parola dell’angelo, Maria sapeva di accogliere Dio nella sua carne, sapeva di generare Colui che ha parole di vita eterna. Per questo, proprio lei, la Madre del Redentore, è diventata la prima discepola. Non solo ha accolto la Parola, nel cuore e nel grembo, ma ha fatto della sua vita una Parola.

Signore Gesù, noi vogliamo essere tuoi discepoli ma la tua Parola talvolta brucia e sconfessa i nostri sogni. Noi vorremmo seguirti ma molto spesso avvertiamo la fatica del cammino e la tentazione di prendere una pausa. Donaci di rinnovare l’eccomi della fede ogni giorno e con la stessa docilità di Maria che oggi invochiamo come Virgo fidelis.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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