8 Dicembre 2016

8 Dicembre 2016

Nella luce del Sì

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Il commento

Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (1,38). Questo eccomi segna l’inizio della redenzione, il primo passo di una storia nuova. Nulla è impossibile a Dio”, dice l’angelo (Lc 1,37). Maria crede alla Parola e si abbandona fiduciosa, senza pretendere di misurare e di comprendere. Ella è primizia e icona di un popolo che appartiene a Dio e vuole essere tutto di Dio. Maria fu preservata dal peccato non dalle tentazioni. La sua vita scorre sui binari comuni della condizione umana, ella è rimasta fedele alla grazia, ha liberamente rinnovato ogni giorno il suo sì, senza riserve. La sua vita cresce nel solco di un sì, che ogni giorno si approfondisce e si rinnova. È questo il segreto della sua santità. Il sì che ora dice all’angelo racchiude e in qualche modo porta a compimento tutti gli altri sì. Maria è la Vergine del sì. Non solo di quelli grandi e gratificanti, ma anche di quelli più umili e nascosti. Maria ci insegna a dire il nostro sì, sempre, non solo quando siamo sul palcoscenico, non solo quando tutti sono pronti ad applaudirci; ma anche quando siamo dietro le quinte, quando nessuno ci guarda e quando tutti sono pronti a manifestare il loro dissenso. Non aspettiamo le grandi scelte per manifestare la nostra fede; preoccupiamoci invece di aderire a Dio nelle piccole cose di ogni giorno. Solo nella via di un sì detto al Padre, ogni giorno e senza condizioni, la vita cristiana cresce verso la pienezza e matura la santità. Non possiamo descrivere la bellezza, oggi lasciamo ad un poeta l’ultima parola:

“Nulla ho da offrirti, nulla da domandare … / Vengo solamente, o Madre, per contemplarti, / contemplare il tuo volto, lasciare il cuore cantare / nel suo proprio linguaggio … / Perché tu sei bella, perché sei immacolata, / la donna della Grazia finalmente restituita, / la creatura nel suo primo onore e nel suo sboccio finale, / così come è uscita da Dio al mattino del suo originale splendore … / Semplicemente perché esisti, Madre di Gesù Cristo, / che tu sia ringraziata” (P. Claudel, in Mattutino. Tempo del silenzio, 46).



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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