Sport e famiglia Fare più sport per i nostri figli, abbassa il rischio di ricorrere alle droghe Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 8 Febbraio 2017 Nessun commento su Fare più sport per i nostri figli, abbassa il rischio di ricorrere alle droghe di Gabriele Soliani In Islanda un’interessante lavoro portato avanti tra famiglie, Stato e istituzioni scolastiche, in cinque anni ha ottenuto risultati sorprendenti abbassando il numero di adolescenti che ricorrevano a droghe leggere e alcool. Con tristezza sappiamo che circa un terzo dei giovani italiani nella vita ha fatto uso di una sostanza illecita come cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni e/o stimolanti (Libro Bianco sulla Droga, 2016). Certi politici dicono che sarebbe meglio legalizzare le cosiddette “droghe leggere” per evitare lo smercio e lo spaccio ma non centrano il bersaglio perché di droga si continua a morire. Ora dall’Islanda arrivano importanti conferme per il “no” alle droghe: nell’isola dei vulcani con un lavoro congiunto tra famiglie, Stato e istituzioni scolastiche e ricreative si è riusciti a far capire il danno della droga e l’utilità della prevenzione. Una tesi di dottorato realizzata da Harvey Milkman, professore di psicologia americano che oggi insegna all’Università di Reykjavik, concluse che le persone consumano eroina o anfetamine a seconda della loro predisposizione nella gestione dello stress. Chi usa l’eroina vuole ottenere un effetto di stordimento, chi assume anfetamine cerca un effetto contrario. Mentre l’alcol è sedativo. Ecco un’alternativa: trovare delle attività alternative, salutari, che fossero in grado di ottenere nel cervello lo stesso effetto di “sballamento” della droga. Il programma anti-droga islandese, denominato “Youth in Iceland”, iniziò ufficialmente nel 1992. All’epoca il 25% dei giovani islandesi fumava ogni giorno, mentre il 40% si era ubriacato l’ultima volta appena un mese prima. Dati allarmanti. Dai questionari preliminari emerse tuttavia un dato interessante: i giovani che praticavano uno sport e che avevano un buon rapporto con i loro genitori erano meno inclini a fare uso di droga. Si decise quindi di puntare su questi aspetti: passare del tempo di qualità in casa; aumento delle attività sportive e artistiche, anche con incentivi statali per i meno abbienti; modifica delle leggi: via le pubblicità di bevande alcoliche e fumo, divieto di acquisto di sigarette per i minori di 18 anni e di alcol per i minori di 20 anni; infine, ai ragazzi tra i 13 e i 16 anni fu imposto il coprifuoco alle 10 di sera in inverno e a mezzanotte d’estate. I risultati sono sorprendenti: «Tra il 1997 e il 2012 raddoppiò il numero degli adolescenti che praticava sport quattro volte a settimana e che trascorreva più tempo con i genitori. Di pari passo crollò la percentuale di ragazzi che assumevano alcol e droghe». L’Islanda sorprese l’Europa con il suo calcio di semiprofessionisti durante l’ultimo campionato vinto dal Portogallo. Ascoltare poi il loro commovente inno nazionale dava ulteriori risposte. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Droghe, sport ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi La risurrezione è necessaria. Pensaci, quando fai gli auguri di Buona Pasqua È possibile una “corte continua” nel matrimonio? Ne parlano Antonio e Luisa De Rosa Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children “Mio figlio, oggi, è più vivo di prima”: così la mamma del beato Carlo Acutis La Croce annuncia che solo l’amore vince Nei frammenti della storia. Don Mario Vassalluzzo, giornalista e comunicatore San Paolo vuole che la donna sia “sottomessa”? Riflettendo sulla Lettera agli Efesini “Il mio bambino è la cosa più vicina al Cielo che io abbia mai visto” Maternità surrogata: a Roma una Conferenza Internazionale per l’abolizione universale