28 Febbraio 2017

28 Febbraio 2017

Cento volte tanto

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,28-31)
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Il commento

Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito” (10,28). Al giovane ricco che se ne va triste segue l’ammonimento severo di Gesù su coloro che sono attaccati alle ricchezze materiali … in questo contesto un po’ oscuro, la parola di Pietro appare come un raggio di luce che improvvisamente rischiara l’orizzonte. Con tutta la sincera passione che appartiene al suo carattere, Simone gli assicura che almeno loro, cioè i Dodici, hanno lasciato tutto per seguirlo e sono contenti di averlo fatto. Non chiedono altro. Dinanzi a questa fede ingenua, che senza dubbio lo commuove, Gesù fa una solenne promessa che vale anche per coloro che, come i primi apostoli, avranno il coraggio di lasciare tutto per Lui: “non c’è nessuno che abbia lasciato … che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto” (10,30). Cento volte tanto, dice Gesù. E possiamo esser sicuri che egli manterrà la sua promessa. Lo possono assicurare i santi e tutti coloro che hanno scommesso la vita sul Vangelo, lasciando tutto e ricevendo molto di più, a volte anche in termini materiali.

“Dio non si lascia vincere in generosità”, dice la sapienza popolare. Siamo dunque invitati a donare con generosità sapendo che Dio restituisce con gli interessi. Qualche anno fa ho fatto visita ad una coppia di sposi, abitavano a Roma, due stanze ricavate in un appartamento utilizzato anche come studio medico. Prima era ancora peggio, vivevano in una specie di garage. Quando li incontrai erano in cerca di un’altra abitazione perché lo spazio era diventato troppo stretto per due bambini. Ma lo dicevano con il sorriso sulle labbra, senza ansietà né lamentazione. Quella coppia è l’icona di quei discepoli che si fidano della Provvidenza e credono alla parola di Gesù: “non affannatevi”. In quella piccola povera casa, così lontana dai canoni delle giovani coppie, si respirava la gioia della fede e dell’amore. Non è questo il centuplo che Gesù ha promesso? Oggi chiediamo la grazia di fidarci senza chiedere nulla. Nient’altro che questo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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