CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longonardi

“Non manco mai alla Messa con Luigi”: i coniugi Martin e la fedeltà a Dio prima di ogni altra cosa

6 Marzo 2017

Santa Zelia Martin

Nel blog di oggi, don Silvio ci ripropone la testimonianza di Santa Zelia Guérin Martin e la sua fiducia invincibile nella Provvidenza che non toglie le prove ma le dona di affrontare ogni difficoltà con grande forza e sopportazione.

Cari amici,

la lettera di santa Zelia che questo mese vi invito a meditare appartiene ad una fase della vita (44 anni) in cui ella può guardare e giudicare gli avvenimenti con una maturità che deriva dall’esperienza ma anche e soprattutto dalla fede. La cognata le ha parlato di alcune situazioni difficili da affrontare e lei risponde con estrema delicatezza, da una parte afferma di condividere l’amarezza del fratello e dall’altra porta la sua esperienza. Dice di non temere le prove della vita, anche se s’inquieta è ormai abituata ad affrontare quelle ordinarie; per le altre, quelle che appaiono ben più grandi delle sue forze, si affida alla Provvidenza di Dio con l’intima certezza che non le verrà mai a mancare. La sua è una “fiducia invincibile”. La fede non toglie i problemi ma custodisce la speranza, non elimina la fatica ma dona la forza di affrontare le situazioni più difficili e di sopportare quelle che non hanno un’immediata soluzione.

Zelia crede con fermezza che l’osservanza scrupolosa dei comandamenti di Dio sia la radice di una vita felice. In fondo è questo l’annuncio che corre lungo le pagine della Scrittura: “Osserva e obbedisci a tutte queste cose che ti comando, perché sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è buono e retto agli occhi del Signore, tuo Dio” (Dt 12,28). È questa la promessa di Gesù: dopo aver invitato ad accogliere e osservare la Parola, aggiunge: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,11).

Zelia racconta con evidente compiacimento la testimonianza del marito, che non ha mai ceduto alla tentazione di aprire il negozio nel giorno del Signore. È per lei un esempio e un conforto. È bello vedere due sposi che si sostengono reciprocamente nella quotidiana fedeltà a Dio, sono l’uno di esempio e sostegno per l’altro. Ma tutto questo prende forma attraverso la partecipazione quotidiana alla Messa. Per Luigi e Zelia è un punto fermo, un elemento essenziale nella dinamica coniugale e familiare. Contemplando questi sposi come non affidare alla loro intercessione le nostre famiglie, quelle coppie che già camminano nelle vie di Dio e tutte quelle che zoppicano vistosamente o si sono allontanate. Non rassegniamoci alla mediocrità, il tempo della Quaresima ci è dato per vincere il torpore e per ritrovare la gioia di appartenere a Dio.

Don Silvio

Lettere familiari, 140

29 settembre 1875

…Mi rincresce che mio fratello si tormenti, tuttavia lo comprendo; perché io mi inquieto per molto meno; me è soprattutto nelle piccole cose che mi tormento di più. Quando si tratta di una vera disgrazia, sono completamente rassegnata ed aspetto con fiducia l’aiuto di Dio.
È certo che prendo una grandissima parte a tutte le vostre pene; le mie non mi pesano di più. Ma ho la ferma speranza che questo tempo di prove non durerà. Quello che mi dà questa fiducia invincibile è soprattutto la maniera edificante con cui santificate la domenica; tutti i fedeli osservanti del giorno del Signore, siano essi perfetti o imperfetti, riescono nelle loro imprese, ed infine, in un modo o in un altro, diventano ricchi. […]
Quando a me, io farò grandissima attenzione a non comperare nulla la domenica. A questo proposito non sono tanto severa come voi altri e mio marito; quando ho bisogno, per esempio, di un panino per le mie bambine, lo faccio comperare. Ma molto spesso ammiro lo scrupolo di Luigi e mi dico: «Ecco un uomo che non ha mai tentato di fare fortuna; quando ha cominciato il suo commercio, il suo confessore gli diceva di aprire la sua oreficeria alla domenica, sino a mezzogiorno. Non ha voluto accettare il permesso, preferendo perdere delle belle vendite. E malgrado tutto, eccolo ricco». Non posso attribuire l’agiatezza di cui gode ad altra cosa che ad una benedizione speciale, frutto della sua fedele osservanza della domenica.
È già molto tempo, mia cara sorella, che sono associata all’Unione del Cuore di Gesù, ma disgraziatamente non sono diventata migliore per questo! Infatti appartengo a tutte le associazioni, ma non ne adempio abbastanza fedelmente gli abbigli. Una santa signorina viene ad avvertirmi e a portarmi tutti i mesi il mio piccolo biglietto. Sono contenta di avere ricevuto la sua lettera, questa mi stimolerà e le prometto che a partire da questo giorno non trascurerò nulla di tutte le prescrizioni.
Non manco mai, come Maria e, naturalmente, Luigi, di comunicarmi tutti i primi venerdì del mese, nonostante qualsiasi difficoltà in vista per quel giorno; cambiamo l’ora della messa alla quale d’abitudine assistiamo ed ecco tutto. […]




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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1 risposta su ““Non manco mai alla Messa con Luigi”: i coniugi Martin e la fedeltà a Dio prima di ogni altra cosa”

Leggere questa lettera è una gioia, ci proietta in una santità familiare nuova, vera, quella di casa Martin.Entriamo in punta di piedi in questa casa dove ci accoglie Zelia nel silenzio della preghiera. Gustiamo le sue parole semplici e disarmanti di affido a Dio. Zelia non teme le prove che spesso appaiono ben più grandi delle sue forze ma si affida alla Provvidenza Divina con l’intima certezza che non le verrà mai a mancare nulla. La sua è una “fiducia invincibile”. La fede non toglie i problemi ma custodisce la speranza, non elimina la fatica ma dona la forza di affrontare le situazioni più difficili e di sopportare quelle che non hanno un’immediata soluzione.
La famiglia ha ricevuto da Dio la missione di essere la prima e vitale cellula della società In casa Martin si respira la forza dell’amore coniugale, la fedeltà assoluta. Zelia fa della sua casa un santuario dove si sviluppa la grande ed intima vicenda di ciascuna irripetibile persona umana. Perché allora noi non ci fidiamo? Perché non mettiamo pienamente in atto i dieci Comandamenti?…Leggiamo:”“Osserva e obbedisci a tutte queste cose che ti comando, perché sii sempre felice” Luigi Martin di domenica non apriva il negozio, rispettava il giorno del Signore, non si lasciava lusingare dalle vendite maggiori, eppure… come afferma Zelia: “eccolo ricco” ovvero non manca di nulla…E noi come viviamo la domenica?Lascio a voi che leggete la risposta….Rispettiamo tutti i Comandamenti?
Santa Zelia ci suggerisce in questo periodo di Quaresima di riconciliarci con Dio di fare della nostra vita l’occasione per una conoscenza più profonda del Mistero. Non dimentichiamoci che Dio è amore, bontà e misericordia ma soprattutto non dimentichiamo che le prove sono la strada per la Redenzione.
Grazie don Silvio, ci donate perle di vita spirituale, ci proiettate verso l’eterno, in alto nel cielo elevandoci dalle nostre miserie umane.

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