Quaresima in famiglia

9 Marzo 2017

9 Marzo 2017

Solo l’essenziale

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,7-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Il commento

Chiedete e vi sarà dato” (7,7). Pregare vuol riconoscere che Dio è l’alfa e l’omega della nostra vita, tutto viene da Lui e tutto si compie attraverso di Lui. Chi ha questa fede scopre la gioia di consegnare tutto nelle mani del Padre, anche e soprattutto i desideri, le ansie, le preoccupazioni. Lo facciamo senza pretese e senza vantare diritti. A noi basta sapere che Dio ci ascolta e tutto orienta verso il bene. Gesù assicura che il Padre celeste risponderà ma non dice che ci darà esattamente quello che abbiamo chiesto. Quando accade – e spesso accade! – di non ottenere quello che abbiamo chiesto, non vuol dire che Dio non ascolta o non si prende cura di noi, vuol dire semplicemente che vuole darci altro e in altro tempo. Pretendere di conoscere la volontà di Dio significa metterci al posto di Dio. La preghiera di domanda non sarebbe autentica se avesse qualche pretesa, anche minima. La fiducia è l’anima della preghiera, se non riceviamo quanto abbiamo chiesto, invece di dare spazio all’amarezza e di chiuderci nello sconforto, rinnoviamo con gioia la nostra fede e chiediamogli la grazia di accogliere con amore la sua volontà, anche se facciamo fatica a comprendere. Non possiamo misurare la bontà di Dio con le nostre attese! Anche se le nostre intenzioni sono sempre buone, non sempre chiediamo cose buone. Chi ha più anni sulle spalle, sa per esperienza che tante volte, sospinti dalla fretta di fare qualcosa, abbiamo compiuto scelte sbagliate. Il silenzio di Dio è un implicito invito a cercare ancora, a guardare più lontano.

Non basta chiedere con fiducia, dobbiamo anche imparare a chiedere solo l’essenziale, come insegnava Giovanni Paolo II: “La quaresima è per tutti un itinerario di conversione interiore che, limitando tutto ciò che appesantisce inutilmente la vita umana, aiuta a riscoprire i valori fondamentali dell’esistenza. Essa accompagna l’uomo nella sua naturale ricerca del senso ultimo delle cose e lo introduce alla contemplazione delle realtà divine” (14 marzo 1993).



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.