Quaresima in famiglia

16 Marzo 2017

16 Marzo 2017

Dio non è complice dell’ingiustizia

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Il commento

Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe” (16,20). L’uomo ricco di questa parabola è l’immagine di colui che vive nella sazietà e non si accorge neppure del povero che giace alla sua porta. I beni che possiede lo vestono di abiti raffinati e ricolmano la mensa di cibi succulenti ma il suo cuore rimane povero di amore, non conosce la Legge che lo invita alla compassione verso i poveri. Le ricchezze chiudono gli occhi e pongono un velo sul cuore. Il ricco ha tutto ma non ha un nome, come un uomo privo di identità. Il povero, invece, vive nella più assoluta indigenza ma ha un nome e un volto. L’accenno alle briciole che cadono dalla mensa del ricco (16,21) contiene una forte denuncia di quell’ingiustizia sociale, purtroppo sempre diffusa, che crea una sperequazione tra coloro che vivono nell’abbondanza, sperperando i beni, e quanti invece si trovano in una condizione di assoluta indigenza. È una triste constatazione che può essere applicata non solo ai rapporti personali ma anche a quello tra le nazioni.

Luca non si ferma alla denuncia sociale e proietta la situazione nella luce dell’eternità. Qui tutto viene capovolto: “il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo” (16,22). Il ricco, invece, vive nei tormenti dell’inferno (16,23). L’evangelista vuole forse annunciare una futura consolazione e chiedere di sopportare pazientemente i mali presenti? È una lettura comoda e fuorviante. Nel cantico di Maria l’evangelista parla di quel Dio che “ha ricolmato di beni gli affamati e a rimandato i ricchi a mani vuote” (1,53). Luca annuncia che Dio non è complice dell’umana ingiustizia ma s’impegna a ristabilire la verità delle cose dando a ciascuno ciò che spetta. Il Vangelo non invita alla paziente rassegnazione, ciò che verrà fatto da Dio nell’eternità  deve essere fin d’ora perseguito con determinazione dai discepoli di Gesù. “Come in cielo, così in terra” (Mt 6,11): l’impegno per la giustizia permette di realizzare sulla terra, sia pure in modo imperfetto, il Regno che Gesù è venuto a inaugurare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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