Quaresima in famiglia

22 Marzo 2017

22 Marzo 2017

Non rottamare il passato

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Il commento

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti…” (5,18). Sulla porta del discorso della montagna, sulla soglia di quell’insegnamento che presenta non pochi passaggi rivoluzionari, l’evangelista riporta una premessa che non dobbiamo leggere frettolosamente: Gesù non squalifica la Legge antica anzi chiede espressamente di accogliere custodire con amore anche i più piccoli precetti perché fanno parte della storia che Dio ha costruito lungo i secoli con Israele. Dobbiamo imparare a non trascurare nulla. A volte abbiamo la tentazione di cancellare il passato come se la storia iniziasse oggi con noi, come se gli eventi e le persone che ci hanno preceduto avessero poco o nessun valore. È una pretesa non solo orgogliosa ma anche bugiarda perché Dio costruisce la storia con pazienza e amore. È bello rileggere le pagine di santità che hanno segnato la storia della Chiesa e riconoscere la grazia che Dio ha seminato lungo i secoli. È bello sentirci figli di una storia che tanti altri hanno contribuito ad arricchire con la loro fatica. Gesù insegna a non rottamare il passato e ricorda che l’autentico rinnovamento passa attraverso una lenta e graduale trasformazione che conduce ogni cosa verso la pienezza. Ma tutto questo avviene a condizione di scegliere Gesù come l’essenziale riferimento della storia. È Lui che offre i parametri del discernimento. In Lui tutto si compie e tutto riparte.

Possiamo applicare questo criterio anche alla storia personale. Quando ci capita di rileggere la nostra vita capita di ritrovare eventi ai quali forse non abbiamo attribuito il giusto valore; e altri fatti che vorremmo dimenticare perché troppo dolorosi. Nella prospettiva di fede tutto ha valore, anche la sofferenza, ogni evento ha seminato una parola, ha lasciato una traccia. Chi matura questa coscienza di fede non solo impara a ringraziare ma vive ogni esperienza come una tappa di un cammino che progressivamente conduce la nostra umanità verso la pienezza di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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