
Susanna Tamaro: “l’utero in affitto è la più grande forma di schiavismo dell’età moderna”
“Non trovo nulla di più crudele che privare una madre di suo figlio e convincere tante ragazze del mondo occidentale che questo possa essere un dono". Questo l’appello della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta ieri a Montecitorio all’incontro sulla gestazione per altri (Gpa) organizzato da Se non ora quando-Libere. Titolo dell’incontro è stato Maternità al bivio: dalla libera scelta alla surrogata, una sfida mondiale. Presente anche la scrittrice Susanna Tamaro.
A cura della Redazione
“Il giorno in cui vedrò una donna ricca, bianca, occidentale fare da portatrice in utero per una donna povera, indiana, sterile, allora mi ricrederò e ammetterò che può essere solidaristico”. Così la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, è intervenuta all’incontro sulla gestazione per altri (Gpa) organizzato da Se non ora quando-Libere, che si è tenuto ieri a Montecitorio.
L’utero in affitto deve essere riconosciuto come un ‘reato universale’ è stato questo in sintesi l’accorato appello della Lorenzin che ha aggiunto: “Mai avrei immaginato che il principio di mater sempre certa potesse un giorno essere messo in discussione in nome di sofisticati ragionamenti che vogliono annullare la natura. Non trovo nulla di più crudele che privare una madre di suo figlio e convincere tante ragazze del mondo occidentale che questo possa essere un dono. È una rapina organizzata scientemente, su un listino razzista dove scegliere il prodotto migliore”.
Alla base di tutto la profonda umiliazione delle donne, trattate come macchine da riproduzione o incubatrici. Una pratica che tende a scindere la mente dal corpo e segna un netto ritorno al passato.
Agghiacciante la testimonianza di Sheela Saravanan dall’India: “Le nostre madri surrogate sono stressate a livello fisico e psichico anche se ricevono soldi; alla base ci sono povertà, analfabetismo, sottomissione. Vivono in stanzoni durante la gestazione e vengono nutrite molto per far crescere il bambino”. Il prezzo del neonato infatti sale con il peso. Il cesareo è obbligatorio. E i disabili, sono un “prodotto difettato”, perciò abortiti o abbandonati in strada. Paradossale l’ipocrisia in Germania: “La Gpa è vietata dentro il Paese ma se vanno a farla all’estero va bene”.
Sulla questione si è espressa anche la scrittrice Susanna Tamaro: “La gestazione per altri è forse la più sofisticata e atroce forma di schiavismo inventata dalla modernità, uno schiavismo in cui il volto della iena è nascosto dietro il sorriso del benefattore, uno schiavismo che furbescamente si ammanta della parola ‘amore’. Un amore che non si riferisce in alcun modo al bene di chi nasce ma soltanto ai desideri dei singoli individui”.
2 commenti to “Susanna Tamaro: “l’utero in affitto è la più grande forma di schiavismo dell’età moderna””
4 Aprile 2017
COSIMA BASILEho letto tutto l’articolo della Tamaro e lo condivido pienamente. Volere un figlio proprio a tutti i costi è puro egoismo e mi risulta incomprensibile come persone intelligenti,-che dicono di interessarsi del bene degli altri,intellettuali moderni che in televisione e sui giornali parlano ,giudicano,pontificano,-non si rendano conto che la prima persona che rendono infelice è proprio quel bambino che dicono di voler rendere felice.Quel bambino non saprà mai chi sono veramente il padre e la madre,a chi deve i suoi lineamenti,il suo carattere.E se avesse bisogno di un trapianto ?. Amo la scienza,ma ho sempre pensato che lo scienziato deve porsi un limite.Tutto ciò che va contro il comune buon senso è sbagliato.
5 Aprile 2017
Giovanni Paolo EstinguiniCosima, magari fosse così semplice come sostieni.
“Quel bambino non saprà mai chi sono veramente il padre e la madre,a chi deve i suoi lineamenti,il suo carattere.”
Neanche un bimbo adottato sin da piccolino lo saprà mai. E allora? Dovresti per coerenza essere allora anche contro le adozioni !