Giornata Mondiale per l’Autismo “Tommy e gli altri”: i bambini autistici da grande cosa faranno? Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 3 Aprile 2017 Nessun commento su “Tommy e gli altri”: i bambini autistici da grande cosa faranno? A cura della Redazione In Italia sono circa 500.000 mila le persone affette da autismo, ma la legge prevede programmi di sostegno solo per i minori. Che fine faranno questi ragazzi da adulti? È la domanda che si pongono i genitori nel primo film documentario sull’autismo, realizzato in occasione della Giornata Mondiale per l’Autismo, lo scorso 2 aprile. Il film si intitola “Tommy e gli altri” e nasce da un’idea di Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore e padre di un figlio autistico. In Italia non esistono solo bambini, ma anche adulti autistici. Eppure il sistema italiano prevede sostegni e programmi di supporto solo fino ai 18 anni. Che cosa succederà a questi ragazzi quando diventeranno grandi? Quali diritti avranno? Cosa faranno quando non avranno più una famiglia che si prende cura di loro? Parte da qui “Tommy e gli altri”, il primo film italiano sul tema dell’autismo che Sky ha scelto di trasmettere, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo del 2 aprile. Il progetto, presentato il 30 marzo al Senato alla presenza del presidente Pietro Grasso, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e del sottosegretario alla Salute Davide Faraone, nasce da un’idea di Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore, ed è diretto da Massimiliano Sbrolla (regista de “Il viaggio di Sammy”). Nicoletti compie insieme al figlio Tommy, ragazzo autistico da poco divenuto maggiorenne, un lungo viaggio attraverso l’Italia, da Forlimpopoli a Trento e Madonna di Campiglio, da L’Aquila a Napoli, passando per Gravina di Puglia, Botricello e Praia a mare, per incontrare “gli amici di Tommy”, ragazze e ragazzi autistici e i loro genitori. Attraverso le immagini e le parole dei giovani e delle loro famiglie, “Tommy e gli altri” porta alla luce storie di isolamento, di integrazione difficile se non impossibile. Protagonisti sono “gli altri”, ovvero quegli autistici adulti ai quali, proprio come a Tommy, non viene più riconosciuto il diritto a una vita sociale. A parlare principalmente sono i genitori e ciò che risuona è la fatidica domanda: “Che sarà di loro quando io non ci sarò più?”. L’autismo colpisce, solo in Italia, tra le 300 e le 500mila persone, ma i casi sono in aumento a livello mondiale. I cosiddetti disturbi dello spettro autistico sono un gruppo complesso di disturbi dello sviluppo cerebrale. Questo termine, spiega l’Istituto superiore di sanità, raggruppa condizioni come l’autismo e la sindrome di Asperger, disturbi caratterizzati da difficoltà nell’interazione e nella comunicazione sociale e da interessi e attività limitati e ripetitivi. Il sogno, espresso dai genitori di un figlio autistico nel film, è la creazione di soluzioni dove i figli potrebbero avere dignità di vita e reale inclusione sociale. Come strutture adeguate, diverse dagli istituti, che possano ospitare gli adulti autistici, formarli a professioni, renderli autonomi quando le loro famiglie non ci saranno più, valorizzando tutte quelle attitudini dei ragazzi che potrebbero essere messe a disposizione della comunità. “Tommy e gli altri” è il terzo progetto di Gianluca Nicoletti sul tema, dopo i due libri “Una notte ho sognato che parlavi” (2013) e “Alla fine qualcosa ci inventeremo” (2014). Il film è stato interamente realizzato attraverso finanziamenti dal basso. Di seguito il trailer del film: Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag autismo, Davide Faraone, Gianluca Nicoletti, Giornata Mondiale per l’Autismo, Maria Elena Boschi, Massimiliano Sbrolla, Pietro Grasso ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. 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