Dalla musica alla fede

Prof dopo quella benedizione e quell’affidamento, ho sentito nascere nel mio cuore la gioia di vivere

Madonna delle Galline

di Elisabetta Cafaro

In occasione della “Madonna delle Galline”, festività caratteristica di un paese in provincia di Salerno, ricevo la lettera di un ragazzo di 16 anni che suona nella banda musicale: “Prof sono felice! Non so come è successo, ma il mio cuore di pietra è diventato un cuore di carne”.

Un’antica leggenda popolare racconta che durante la Domenica in Albis del XIV secolo, alcune galline, razzolando per le strade, condussero alla scoperta di un’immagine della Madonna del Carmelo dipinta su una tavola di legno. Furono talmente tante le persone che ricevettero miracoli che da quel momento a Pagani, un paese della provincia di Salerno, nel giorno della Domenica in Albis, si rende culto alla Madonna delle Galline.

È una festa molto sentita non solo dagli abitanti del Paese. Quest’anno, proprio in questa occasione, mi giunge la lettera di Antonio un ragazzo di 16 anni che frequenta il terzo anno del Liceo Musicale, suona il trombone, ed è una futura eccellenza nel campo musicale come attestano i numerosi riconoscimenti non solo scolastici.

“Mi è successa una cosa speciale prof – mi scrive – una cosa che non riesco a spiegarmi e che voglio raccontare. Io sono nato e vivo proprio nella piazza dove si trova la Chiesa della Madonna delle Galline. Solitamente accompagno con la banda in cui suono, la statua della Madonna che viene portata in processione per le strade principali del mio paese, circondata da galline. Considero la musica parte integrante della mia vita. Prof come lei sa, io non sono credente. Ho sempre considerato le feste sacre e la chiesa dove vado a suonare un luogo di lavoro, un accrescimento per il mio futuro musicale. Questa festa poi era solo folclore per me: il quadro della Madonna che si alza, i fuochi d’artificio, la gioia della gente, la presentazione della nuova banda musicale, il giro del paese, la marcia prima della celebrazione, le parole del parroco, tutte cose che prima non destavano in me alcuna emozione. Questa volta però è successo qualcosa: al termine della celebrazione, come era stabilito, ci siamo posizionati sull’altare in modo orchestrale per suonare le marce di conclusione e per presentarci. Il parroco ci ha affidati, anzi consegnati alla protezione di san Giuseppe custode di Gesù e alla Madonna, ed è successo come dice il Vangelo: il cuore di pietra è diventato di carne. Uscendo dalla chiesa, ho provato emozioni che credevo spente dentro me. Si è accesa, non so come, la luce della fede. Prof fino a quel momento stavo vivendo un periodo buio per varie situazioni… dopo quella benedizione e quell’affidamento, all’improvviso, ho sentito nascere nel mio cuore la gioia di vivere e di amare il prossimo. I miei problemi non sono scomparsi, ma ho capito che si possono affrontare anche con un sorriso. Sono felice! Per questo le sto scrivendo. Suonare con la banda non è più un impegno lavorativo, è un desiderio di preghiera. Non so spiegare quello che mi è successo, ma so che è bellissimo e avevo tanta voglia di raccontarlo. In ultimo le voglio dire che ho deciso come ringraziamento di questa improvvisa grazia che ho ricevuto, di suonare l’intera giornata durante la processione alla festa della Madonna”.

Antonio

Grazie Antonio, per questa bellissima testimonianza. Mi sembra che sia sempre più raro sentir dire dai ragazzi della tua età: “Sono felice!”. I giovani sono innanzitutto la gioia e il sorriso della vita. Hai ricevuto un dono meraviglioso che ti porterà a farti dono per gli altri. La Chiesa oggi più che mai ha bisogno di una simile gioia. Ha bisogno della freschezza dei giovani per annunciare il Vangelo con quella vivacità che appartiene solo alla vostra età. Tieni stretto il dono della fede, alimentalo, custodiscilo e condividilo con i tuoi compagni e compagne. La tua musica sarà nel mondo l’eco del coro degli angeli.

La tua prof




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

16 risposte su “Prof dopo quella benedizione e quell’affidamento, ho sentito nascere nel mio cuore la gioia di vivere”

Salve a tutti! Mi ha colpito anche a me particolarmente tra le varie feste che ho visto nei vari anni di azione cattolica,questa festa alla “Madonna delle galline”. Beh,quando tutti me lo dicevano io non ci credevo che questi colombi potessero stare sulla corona della Madonna,credevo addirittura che fossero finti.Questa festa almeno per me ,da come l’ho percepita,trasmette un senso di protezione agli uomini e agli animali,perché nonostante ci fossero i fuochi d’artificio,coriandoli,ecc.,Loro erano sempre li immobili e con il becco in avanti,quindi la Madonna trasmette questo “senso” di sicurezza,protezione. Inoltre da specificare che poche volte sono andata puntualità ad una processione. Io e i miei appena siamo arrivati a Pagani,a parte il traffico credevamo che la statua facesse proprio un’altra strada ,la cosa che mi ha colpito è che appena sono entrato in un vicoletto mi son trovata la Madonna di faccia, come se mi volesse dire,”Sto qui,ti sto aspettando” e quelle galline mi hanno dato l’impressione di tutti i figli che li tiene sotto al suo manto per coprirli dal male che c’è,purtroppo nel mondo.

Caro Antonio
Sono una tua coetanea e sono molto contenta di quello che ti e successo, questa gioia che hai provato.
La fede e la cosa più bella e sincera che una persona possa provare e soprattutto ti aiuta e ti guida giorno per giorno ad affrontare le situazioni difficili, se prima credevi che davanti a un problema eri solo ora atai pur sicuro che avrai senpre al tuo fianco il Signore che ti aiuterà, anche prima ce sempre stato e che cercava di chiamarti per sirti che c’era ma non l’ho ascoltavi perchè il tuo cuore era sordo ai richiami, ma ora che sei riuscito a farlo entrare nella tua vita ti accorgerai che la serenità che forse prima non riuscivi a raggiungere con facilità ora non sarà così difficile.

Ciao Antonio,
Siamo tue coetanee e troviamo affascinante l’esperienza da te vissuta.
La fede ha aiutato molte persone ad attraversare momenti bui; vi sono persone che prima di conoscere Dio si sentivano sole e abbandonate,ma grazie alla fede sono riuscite a trovare il loro posto nel mondo. Speriamo sinceramente che anche tu possa trovare pace adesso che ti sei avvicinato al Signore.

Ciao, Antonio!
Vorrei/vorremmo dirti che abbiamo apprezzato tanto la tua lettera, perché da modo alle persone “diffidenti” di aprire ancora gli occhi.

Molte persone, soprattutto adolescenti, ai giorni nostri non credono in Dio perché la vedono una cosa “stupida” e le bestemmie sono all’ordine del giorno, anche tra bambini. È una vergogna!
Tu, invece, hai aperto gli occhi! Certo, sembra che Dio non ci sia mai nel momento del bisogno, quindi questo ci porta a non credere… Invece, dobbiamo pensare che è sempre accanto a noi e non ci lascerà mai! È abbastanza difficile credere a questa cosa, ma quando si è fedeli si crede anche all’incredibile, in nome di Dio.

Bye, bye!

Ciao Antonio,
Anche io come te, guardando passare la Madonna Delle Galline, ho provato una sensazione strana, un senso di protezione che mi ha spinto a fare del bene e adorare sempre di più Dio.
Trovo il tuo articolo molto toccante siccome sono riuscita a percepire le tue sensazioni e spero che tu, grazie a questa giornata,faccia molte opere buone per ringraziare la Madonna che ci protegge sempre.
Buona giornata!

Buon giorno.
Caro Antonio,
hai scritto un articolo molto toccante e trovo molto unica e rara l’esperienza che hai avuto.Grazie per averla condivisa con noi e spero sinceramente che anche tu possa trovare pace adesso che ti sei avvicinato al Signore.

Ciao Antonio!
La tua lettera mi è piaciuta molto, gli adolescenti ai giorni nostri pensano che Dio sia solo una cosa stupida oppure che non ci sia nel momento del bisogno, questo non è vero perché basta crederci e vedremo che Dio starà sempre al nostro fianco e non ci abbandonerà mai.
Bye!

Ciao Antonio…
Ho apprezzato tanto la tua lettera,perchè ci sono ancora persone che devono aprire gli occhi per vedere com’è bello il mondo affiancato dal Signore.
È una bella esperienza,sono emozioni forti e bellissime e ti capisco..Grazie per averne parlato con noi!

Complimenti ad Antonio per quello che fa, si dice che chi fa musica si avvicina a Dio…questa è una bella testimonianza di giovani che vivono appassionati dalle tradizioni quando oggi si sentono ragazzi che non hanno nemmeno la voglia e non pravano soddisfarzioni per le loro cose quindi mi sento di dire che rappresenti un validissimo modello da seguire, complimenti ancora.

Questa leggenda é molto conosciuta e in molti ci credono e altri no. Come anche nella fede , io ci credo e penso sia molto bello quello che é successo a questo ragazzo anche perché non capita a tutti. Anche se credo che dopo un brutto periodo che capita a tutti bisogna sapersi riprendere e questo può succedere anche con l’aiuto della fede. Sono d’accordo con la risposta a questa lettera e che le nostre passioni saranno una fonte di sostegno per noi tutti.

Quanto questa festa sia sentita ed amata dagli abitanti, solo chi si trova a vivere lo stesso momento di gioia lo sa. La felicità e la fede sono quasi palpabili e visibili, come uno spirito di festa che invade ogni cuore. Se tale spirito riesce a penetrare anche nei cuori dei più giovani e non solo in quelli di adulti più legati al passati ed alle tradizioni, vuol dire che il sentimento è vero e sincero, così tanto da permettere di provare felicità reale e mai recitata. Oltretutto, in questo caso è anche la musica a guidare tale felicità, così da rendere ogni momento della serata, benedizione compresa, un momento musicato e ritmato. Il ritmo che sta alla base di tutto, tra nacchere, triccheballacche e tamburelli, è sempre quello della preghiera e della fede, entrambe alla guida di tutti coloro che arrivano a commuoversi al passaggio di quella statua tanto adorata.

Quella della Madonna Delle Galline è una festa molto conosciuta e di grande fede.
La fede è l’amore di Dio che cresce nel nostro cuore e la professiamo attraverso la preghiera, tu lo fai attraverso la musica. La fede è come la musica, grazie a quella noi ci avviciniamo a Dio e ci sentiamo bene, felici. È bello sapere da un ragazzo giovane, che tra l’altro conosciamo, che ha vissuto un’esperienza di fede ed è stato capace di comunicarcela. È segno che l’uomo non può vivere staccato da Dio, essendo una creatura.

Anch’io vorrei provare la stessa sensazione che ha avuto Antonio entrando in chiesa aprendo il suo cuore a Gesù: per quanto ci ha raccontato, ha sentito un’emozione partita dal cuore che gli ha fatto capire il vero significato della parola fede.

Caro Antonio,il tuo articolo mi ha molto colpita. Quella della Madonna delle galline è una festa molto conosciuta e di grandissima fede. Trovo molto unica la tua esperienza vissuta anche se,purtroppo,non ho mai avuto occasione di poter vedere con i miei occhi la magia di questa festa. Spero vivamente,di esserci un giorno,per vivere le tue stesse emozioni. Le passioni saranno sempre una fonte di grande sostegno per tutti noi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.