Tempo di Pasqua in famiglia

28 Aprile 2017

28 Aprile 2017

La pianticella della fiducia

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,1-15)
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Il commento

Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?” (6,5). Gesù parla a Filippo ma la sua domanda coinvolge tutti i discepoli, chiede loro di sfamare la folla numerosa. L’apostolo manifesta non poca sorpresa per questa richiesta, fa velocemente i calcoli e invita il Maestro a rinunciare all’impresa: “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo” (Gv 6,7). Dimostra una certa abilità nel calcolo. L’attività di pescatore evidentemente lo ha abituato ad avere una certa dimestichezza con il valore del denaro. L’apostolo non si pone il problema del dove comprare il pane, perché egli sa bene che manca il denaro per acquistarlo. Da persona ragionevole, che ha imparato a fare i conti con la vita, fa notare al Maestro che duecento di denari (probabilmente la somma che la comunità possiede) non sono sufficienti. Ma in questo caso sbaglia totalmente i calcoli. Rimane chiuso in una logica esclusivamente economica.

Gesù mette alla prova anche noi, spesso e volentieri, chiede cose che non siamo capaci di dare. Vuole verificare se davvero ci fidiamo di Lui. Nelle parole di Gesù possiamo vedere lo stile di Dio, la vocazione si presenta come una pro-vocazione, una proposta che supera le concrete nostre possibilità. Ma proprio per questo diventa un appello alla fede: non possiamo pretendere di costruire le opere di Dio camminando su strade asfaltate e sicure, non possiamo misurare le scelte con il criterio della ragionevolezza. Vi sono momenti in cui la fede si esprime necessariamente nelle sue forme più eroiche, è l’unica via per tracciare una strada nuova capace di affascinare e di coinvolgere. Solo una santa incoscienza può generare una storia in cui tutto rimane nelle mani di Dio. Dobbiamo imparare a coltivare la pianticella della fiducia nella Provvidenza. “Dio non carica nessuno al di sopra delle sue forze”, scrive santa Zelia. ella resta tranquilla anche quando si trova immersa nelle più grandi preoccupazioni perché sa che Dio non abbandona i suoi figli (LF 65). È questa ingenua fede che oggi vogliamo chiedere.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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