Tempo di Pasqua in famiglia

4 Maggio 2017

4 Maggio 2017

Dammi la mano

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,44-51)
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Il commento

Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato” (6,44). Gesù è venuto per svelare il volto di Dio, ma il mistero della sua divina persona può essere svelato soltanto dal Padre. Quando Pietro confessa la sua fede, Gesù gli dice: “Beato te Simone, perché né la carne né il sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli” (Mt 16, 17). Pietro ha dunque accolto con docilità una luce che veniva dall’alto. Tra Dio e l’uomo c’è un legame invisibile ma oggettivo che permette a Dio di parlare all’uomo e all’uomo di poter comprendere la parola di Dio. ogni uomo, infatti, è stato creato ad immagine di Dio, abbiamo la sua stessa natura. Questo legame ha ricevuto una nuova e più forte conferma dalla incarnazione del Verbo: facendosi uomo Dio “si è unito in certo modo a ogni uomo” (Gaudium et spes, 22). Gesù invita i discepoli ad aprire il cuore alla luce che viene dal Cielo. Tra quelli che lo ascoltano vi sono alcuni che dubitano; e molti di quelli che fino a quel momento lo hanno seguito, al termine della catechesi eucaristica, se ne andranno delusi (Gv 6,60). Gesù non riuscirà a convincerli. Chiedendo di aprire il cuore, egli spiega ai discepoli che non vuole affatto convincerli con gesti prodigiosi. Dio non vuole costringere nessuno a credere in Lui.

La fede è un filo misterioso che lega Cielo e terra, un legame apparentemente fragile, in realtà non c’è niente di più forte, come hanno testimoniato i santi e i martiri che, in nome della fede, hanno combattuto e vinto battaglie che umanamente apparivano impossibili. Troppo spesso la nostra fede è come assopita, si riduce ad una pratica religiosa stantia, alla ripetizione di formule e gesti. Oggi chiediamo di avere una fede più ardente, lo facciamo con questa preghiera: “Poiché senza di te nessuno arriva a te, / dammi la mano se non tendo la mia / verso la tua, / afferrami i capelli, / tirami verso di te quasi per forza. / Voglio venire incontro a te, e non so / perché non faccio quello che vorrei” (Ausiàs March, poeta catalano del ‘400).



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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