Tempo di Pasqua in famiglia

8 Maggio 2017

8 Maggio 2017

L’unico Pastore

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,11-18)
In quel tempo, Gesù disse:
«Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Il commento

Io sono il buon Pastore” (10,11). È un’immagine poco eloquente per noi ma gli ascoltatori di Gesù sapevano bene a chi e a che cosa egli si riferiva. Gesù si presenta con il volto del Dio d’Israele che accompagna con amore i passi del suo popolo. L’aggettivo buono sottolinea che è Lui il vero Pastore che manifesta in modo pieno la presenza amorevole e provvidenziale di Dio. È Lui l’unico Pastore. Tanti hanno il compito di essere guide di altri fratelli ma nessuno può esercitare questo ministero nella verità e nella fedeltà se non è strettamente unito a Gesù, se non resta tenacemente aggrappato a Lui. Nella vita ecclesiale la responsabilità di guidare il popolo è affidato ai vescovi e ai sacerdoti. Ma sono chiamati ad essere pastori tutti coloro che, a vario titolo, hanno una responsabilità educativa nei confronti degli altri. In primo luogo i genitori. La generazione è il primo e il più significativo dei legami educativi. Le scelte e la parole dei genitori hanno un ruolo particolarmente incisivo nelle scelte dei figli. Se viene autenticamente vissuta la fede diventa per i figli una provocazione con cui fare i conti e una preziosa eredità. Ma tutto questo è possibile se i genitori si lasciano guidare dall’unico e buon Pastore, se hanno imparato sulla loro pelle che significa accogliere con docilità la Parola di Dio, anche quando non corrisponde alle proprie attese. Oggi vi consegno una preghiera scritta da una coppia di sposi che, oltre ai figli generati nella carne, hanno aperto il cuore e la casa a tanti altri figli affidati dalla Provvidenza: “Signore, aiutaci ad essere genitori per tutta la vita e oltre. Dacci la dedizione del buon Pastore, la comprensione del buon Samaritano, la forza del perdono che il Padre ci ha insegnato. Dacci la capacità di scoprire i “perché” nascosti che spiegano le parole, i gesti, la vita dei nostri figli. Fa’, o Signore, che educando i figli educhiamo anche noi stessi al coraggio della lealtà, della bontà, della pace, dell’accettazione degli altri, nella fedeltà all’amore. Così oggi, domani, sempre!”.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.