29 Giugno 2017

29 Giugno 2017

La pietra inamovibile

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 16, 13-19)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Il commento

Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!” (16,16). La parola di Pietro è umile, in apparenza, ma ha una forza straordinaria perché viene dall’alto, come dichiara solennemente Gesù: “né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli” (16,17). La parola della fede non segue i sentieri della rigorosa razionalità, non è il frutto maturo delle conoscenze di cui disponiamo ma, nella sua radice profonda, è un dono gratuito, Dio solo può scrivere nel cuore questa certezza e dare poi la forza di professarla dinanzi al mondo, costi quel che costi. “Tu sei il Cristo”: è questa la verità essenziale che la Chiesa è chiamata ad annunciare e custodire, non si tratta di un’astratta dottrina che raccoglie l’umana sapienza in una serie di valori etici. La Chiesa proclama che in Gesù Cristo tutto si compie. In Lui e in nessun altro. La salvezza non può giungere da altri personaggi della storia e neppure da chi ha in mano il potere politico ed economico. La salvezza passa attraverso la Chiesa che, lungo i secoli, continua l’opera di Gesù.

La parola di Pietro non solo è confermata da Gesù ma è accompagnata da una promessa che ha un’importanza capitale: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (16,18). Non è Pietro che edifica la Chiesa, il soggetto è Gesù. Pietro è soltanto una … pietra, non la roccia. È solo un umile strumento nelle mani di Dio. La sua forza è quella di essere ben radicata nella roccia, cioè in Dio: “Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore” (Sal 18,3). La fede è una realtà assai fragile, ma chi crede e si affida all’amore di Dio, diventa una pietra inamovibile al punto che Gesù può dire: “su questa pietra edificherò la mia Chiesa. La Chiesa appartiene a Gesù, è la sua Chiesa! Siamo perciò certi che Egli la difenderà da ogni minaccia. Oggi chiediamo la grazia di essere docili figli della Chiesa ed eleviamo una speciale preghiera per il Papa perché, ben radicato in Gesù, possa accompagnare e confermare nella fede il popolo che gli è stato affidato.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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