30 luglio 2017

30 Luglio 2017

Mettere da parte tutto il resto

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13, 44-52)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Il commento

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo” (13, 44). La scoperta del tesoro colma il cuore di un’inesprimibile gioia a tal punto da mettere in ombra tutto il resto. La parabola non dice che l’uomo cerca qualcosa, si limita a dire che trova un tesoro. Il ritrovamento è avvenuto in forme imprevedibili, in filigrana intravediamo l’improvvisa irruzione della grazia. I doni di Dio sono gratuiti ma richiedono sempre una fattiva collaborazione dell’uomo. Per acquistare quel terreno il protagonista della parabola è pronto a “vendere tutti i suoi averi” (13,44). È pronto a rinunciare a tutto perché evidentemente quello che ha trovato è più importante di tutte le altre cose. Il tesoro di cui parla il Vangelo è la fede, la scoperta è l’incontro con Gesù.

La nostra vita è segnata da esperienze belle e profonde che non abbiamo saputo custodire con determinazione. Il discepolo fedele, invece, è pronto a mettere da parte tutto il resto, tutto passa in secondo piano, quel che conta è custodire definitivamente il tesoro. La gioia di essere con Cristo e il desiderio di rimanere con Lui cambia radicalmente la vita, gli interessi, gli obiettivi. Con l’espressione “vendere tutto” il vangelo vuole sottolineare che in rapporto a Cristo tutto appare superfluo. In un brano autobiografico l’apostolo Paolo usa parole ancora più forti: “Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo” (Fil 3,9). Non si tratta solo di lasciare le cose, molto più importante e certamente più difficile è dimenticare se stessi. Ma questo è un elemento decisivo per vagliare l’autenticità della fede, il primo passo di un’avventura che abbraccia tutta la vita. La santità nasce dall’accoglienza generosa della chiamata, ma deve essere accompagnata dall’interiore disponibilità a donare tutto. La vita viene così messa al servizio del Vangelo. Tutte le energie e le capacità che l’uomo possiede sono mobilitate per rendere più bella la creazione e far risplendere in ogni cosa la presenza amorevole di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.