10 agosto 2017

10 Agosto 2017

Senza paura di perdere

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 24-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Il commento

Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Siamo ormai vicini alla Pasqua. Dopo la resurrezione di Lazzaro Gesù entra in Gerusalemme, accompagnato dall’esultanza dei discepoli. In quei giorni Gerusalemme è una città cosmopolita che raccoglie gente da ogni dove. Tra questi vi sono alcuni greci che gli chiedono di parlare con lui (12, 20-21). La risposta di Gesù appare enigmatica, almeno in quel momento. Solo dopo gli apostoli capiranno che in quelle parole c’era non solo l’annuncio di quello che stava per accadere ma l’offerta stessa della sua vita. Gesù è pronto a consegnarsi per amore, in totale obbedienza al Padre. Gesù non fugge dinanzi alla passione. Anzi, si consegna. Non perde la sua vita ma la dona. E così,  quello che appare agli altri come una fine ingloriosa, diventa invece l’inizio di una storia sorprendente e meravigliosa. Tutto questo è racchiuso nell’immagine del chicco di grano che, morendo, feconda la terra.

L’uomo non può vincere la morte, nessuno può evitare di passare per questa strada stretta e oscura. Ma chi vive nella volontà di Dio fa anche della morte un gesto di amore. E solo così si rivela più forte della morte. Tutti si sforzano di rimandare la morte prendendosi cura del suo corpo o evitando i rischi. Gesù propone un’altra strada, invita a camminare nella via dell’amore. E chi ama non calcola e non cerca di evitare i problemi. Anzi, è pronto a donare tutto, anche la propria vita. Non lo fa per esaltare se stesso ma per manifestare il volto amorevole di Dio. Una vita così appare inutile. Il chicco di grano che cade nella terra scompare, appare perduto per sempre. È l’icona della vicenda terrena di Gesù: egli accetta questa apparente oscurità, agli occhi del mondo appare umiliato e sconfitto, un uomo senza potere e senza gloria. In realtà, è questa la via del successo. Chi ama fino alla morte farà della sua vita un terreno fecondo. Oggi chiediamo la grazia di aderire alla volontà di Dio in tutta sincerità e senza paura di perdere.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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