felicità

La forza del silenzio

di Giovanna Abbagnara

Il tema per il mio blog di quest’anno sembra essere uscito da un foglietto dei miei cioccolatini preferiti. È difatti poco affine alla mia sensibilità ma che volete, dopo i quarant’anni si sente il bisogno di raccontarsi e di condividere un pezzetto della propria vita. Dedicato solo a chi ha il coraggio di andare fino in fondo.

Lo so amici, l’idea non mi è venuta di certo mentre contemplavo un orizzonte infuocato al tramonto come mi piacerebbe raccontarvi, ma ero china con le ginocchia a terra intenta a cercare di togliere quella brutta macchia di unto che si era infilata tra il mobile della cucina e la lavastoviglie, quando all’improvviso ecco giungere l’idea per questo nuovo anno insieme.

Sì, il tema per il mio blog sarà: “Il mio segreto della felicità”. Adesso vi cadrà sulla testa un grande punto interrogativo immaginandomi in guanti di plastica e strofinaccio a parlare di felicità in un tempo in cui abbondano su internet i consigli per l’uso su come raggiungere l’agognata meta in 4, 5 10 e 34 mosse. Ebbene la notizia di oggi è: io non ho nessuna ricetta da consegnarvi.

Quando si arriva alla mia età ti rendi conto che “quella di essere felice è cosa rancida; insegnata da mille, conosciuta da tutti, praticata da pochissimi, e da nessuno poi con effetto” (Opera da scrivere in Disegni letterari di Giacomo Leopardi). Il rischio è quello di vivere tutta la vita sotto la dittatura della felicità, inseguendo quel vitello d’oro proposto dai media o dai manuali d’uso e cioè possesso di cose materiali, perfezione nella forma fisica, successo nel mondo del lavoro, libertà nel rispondere ad ogni pulsione del corpo. E quando tutto questo non viene raggiunto la fragilità interiore emerge perché abbiamo investito tempo ed energie solo per curare l’esterno, e la sconfitta ci catapulta nella tristezza che spesso sfocia anche in patologie importanti.

Guardiamo ai nostri ragazzi. Abbiamo completamente smesso di investire sulla loro felicità perché abbiamo rinunciato ad educarli, ad insegnare loro a rafforzare l’io interiore. Esternamente sembrano più sicuri di noi alla loro età, hanno un rapporto con la tecnologia invidiabile ma dentro sono fragili, fragilissimi. Incapaci di lottare e di affrontare qualsiasi delusione. Avvolti nel tepore di un ambiente che concede tutte le comodità ma non insegna loro l’arte del silenzio, del sacrificio, dell’impegno. Arrivano all’età adulta (ben oltre i 30 anni si intende!) pensando di saper affrontare il matrimonio, il lavoro, le relazioni con la giusta dose di maturità tranne che poi arrendersi al primo ostacolo perché tutto può essere sostituito oggi esattamente come l’ultimo modello di cellulare.

Silenzio, sacrificio, dedizione, fedeltà … sono parole completamente in disuso, eppure la grammatica della felicità si declina proprio a partire da esse. Vi ricordate il brano del giovane ricco nel vangelo? Quel ragazzo va da Gesù per carpire il segreto della vita eterna, della felicità duratura e se ne torna triste a casa perché il Maestro gli aveva parlato di rinunce, di vendita dei suoi beni e poiché era stato educato a rispettare la legge, a fare delle cose e nessuno gli aveva insegnato che la vera ricchezza non è nel fare, se ne torna a casa infelice. E perde l’appuntamento con la gioia piena.

Il compimento, la pienezza, la felicità è ricerca. E la ricerca comporta impegno e sacrificio ed essere disposti ad imparare l’arte dei piccoli passi. Quando ero giovane mi è stato insegnato il tempo della meditazione e del silenzio. Ancora oggi nella vita quotidiana o se sono in vacanza ricerco questo tempo. Mi è essenziale. Qualsiasi relazione e qualsiasi azione la vivo a partire da questo tempo. Più dedico spazio al silenzio e alla preghiera più sono capace di affrontare con umiltà e stupore le mie giornate.

La felicità non è una meta da raggiungere. È piuttosto la pienezza di ogni singolo giorno, di ogni sguardo donato, è la capacità, a partire da quel silenzio creativo, di donarmi dimenticando me stessa. Ma di questo ne parleremo nella prossima puntata!

Un abbraccio a tutti e buona settimana felice!




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