29 settembre 2017

29 Settembre 2017

Indispensabili alleati

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,47-51)
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Il commento

Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo” (1,51). Queste parole presentano gli angeli come creature celesti che riconoscono l’assoluta centralità di Gesù, il Verbo fatto carne. È Lui la scala che unisce Cielo e terra, l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini. Gli angeli partecipano attivamente a questa storia di salvezza, sono inviati come messaggeri per annunciare le promesse di Dio (Gabriele), sono chiamati a sostenere l’umanità nella sua lotta contro il male (Michele), sono invitati ad alleviare le sofferenze che accompagnano la vita dell’uomo (Raffaele). Gli angeli non sono un simbolo, come afferma chiaramente il Catechismo della Chiesa Cattolica: “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione” (n. 328).

Oggi vi invito a contemplare la figura dell’arcangelo Michele il cui nome significa: chi è come Dio? L’apocalisse lo presenta come l’angelo che lotta vittoriosamente contro il male. Il popolo credente trova in lui un indispensabile alleato nella sua quotidiana battaglia della fede. Il male ci affascina ed è troppo grande per le nostre deboli forze. “Chi potrà salire il monte del Signore?” (Sal 24, 3), si chiede il salmista. E noi possiamo aggiungere: chi può vincere il male? Senza la grazia di Dio e il sostegno degli angeli, non siamo capaci di affrontare questa battaglia, rischiamo di soccombere. La certezza di poter ricorrere all’intercessione di san Michele ha fatto sorgere ovunque, fin dall’antichità, Santuari a lui dedicati. La fede ci rende umili, cioè consapevoli della nostra debolezza. La certezza della vittoria finale s’intreccia con coscienza della debolezza. Ricordiamo l’ammonimento dell’apostolo Pietro: “Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1Pt 5,8). L’umile invocazione è il primo passo da fare. Ogni giorno.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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