3 ottobre 2017

3 Ottobre 2017

La strategia di Gesù

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,51-56)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Il commento

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto [analēmpsis], egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (9,51). Tutta l’esistenza di Gesù è segnata dal desiderio di fare la volontà del Padre, come appare nelle parole che egli, ancora dodicenne, rivolge alla Madre: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2,49). È questa la luce interiore che guida tutti i suoi passi, anche quelli in apparenza più banali. Ma vi sono passaggi più importanti e decisivi in cui questo orientamento emerge più chiaramente. Il brano evangelico odierno descrive uno di questi passaggi. A ben vedere non si tratta di un episodio, uno dei racconti che la cronaca può registrare, non ci sono fatti da narrare. A Luca piace di tanto in tanto entrare nella stanza più intima di Gesù e descrive come egli vive la sua missione.

Egli prese la ferma decisione”: il testo usa il singolare, anche se Gesù vive in compagnia con gli apostoli. È una scelta tutta personale. Ma questo offre un’immagine chiara della Chiesa. È Gesù che decide, e noi con Lui. È Lui che s’incammina. E noi dietro di Lui. La decisione non è frutto di un confronto collegiale, il Maestro non chiede ai discepoli se sono d’accordo. Le difficoltà e gli ostacoli che incontra la sua missione, l’opposizione dei farisei e le incomprensioni dei discepoli potrebbero suggerire una sosta di riflessione o addirittura un cambio di strategia. Al suo posto noi avremmo scelto di tornare indietro. Vi sono opposizioni che invece di scoraggiare dovrebbero confermare, vi sono ostacoli posti sul nostro cammino da colui che cerca di impedire a Dio di realizzare il suo piano salvifico. Non sono gli eventi esterni a motivare le scelte e non sono le difficoltà a raffreddare l’entusiasmo. Tutto nasce e resta ancorato al desiderio di compiere la volontà del Padre. È questa la strategia che determina la direzione di marcia. Tutte le altre cose possono far male e ferire ma non devono condizionare le scelte di fondo né devono determinare un cambio di prospettiva.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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