14 ottobre 2017

14 Ottobre 2017

Madre nello Spirito

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Il commento

Lc 11, 27-28  – “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!” (11,27). Questo episodio, appena accennato, che troviamo solo in Luca, ha per protagonista un’anonima donna del popolo, icona di quei “piccoli” che riconoscono Gesù come il Profeta di Dio (10,21). L’evangelista vuole creare un evidente contrasto tra la chiusura ostinata dei farisei, che accusano Gesù di essere un inviato di satana, e la voce semplice e umile di questa donna che, ascoltandolo con ammirazione, elogia colei che lo ha portato in grembo e lo ha nutrito. Queste parole sono una primizia di quella lode che, secondo la profezia della Vergine (Lc 1,48), accompagna tutte le generazioni. Senza rinnegare la bontà di queste parole, Gesù invita ad andare oltre: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio” (11,28). In effetti questa donna si è limitata a sottolineare il ruolo della carne, cioè la maternità che genera e nutre la vita fisica, non è andata oltre né poteva farlo. Gesù invece invita a riconoscere il mistero nascosto nella maternità di Maria: “per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria”, proclamiamo nel Credo. La maternità di Maria non è frutto della carne ma dello Spirito. Ella genera nella carne in quanto accoglie lo Spirito! Commenta Sant’Agostino: “Se Maria fu beata per aver concepito il corpo di Cristo, lo fu maggiormente per aver accettato la fede nel Cristo […] Di nessun valore sarebbe stata per lei la stessa divina maternità, se lei il Cristo non l’avesse portato nel cuore, con una sorte più fortunata di quando lo concepì nella carne” (De Sancta virginitate, 3, 3). Genera il Verbo nella carne perché ha saputo accogliere nel cuore il Verbo di Dio. Maria diventa così icona della Chiesa che, lasciandosi plasmare dallo Spirito, diviene Madre dei credenti. In apparenza è la Chiesa che genera e nutre attraverso i Sacramenti, in realtà, le parole della liturgia non avrebbero alcun potere se non fossero rivestite di quella grazia che viene dallo Spirito. Padre celeste, donaci di accogliere ogni giorno la Parola e di rivestire ogni cosa con la grazia che viene da Te.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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