Udienza generale

Il Papa: “Non c’è persona a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia”

a cura della Redazione

Ultima catechesi sul tema della speranza per papa Francesco oggi durante l’Udienza generale. “Il paradiso non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato. Il paradiso è l’abbraccio con Dio”.

L’immagine suggestiva delle tre croci sul Golgota e di Gesù che promette il paradiso al buon ladrone ci rimanda ad uno scenario di sofferenza e di dolore. È il luogo dove l’uomo si consegna all’infinito, si spoglia di ogni certezza e si rimette nelle mani del Padre misericordioso. “Paradiso è una delle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce, rivolto al buon ladrone. – dice il Papa – Fermiamoci un momento su quella scena. Sulla croce, Gesù non è solo. Accanto a Lui, a destra e a sinistra, ci sono due malfattori. Forse, passando davanti a quelle tre croci issate sul Golgota, qualcuno tirò un sospiro di sollievo, pensando che finalmente veniva fatta giustizia mettendo a morte gente così”.

Eppure ciò che è giusto agli occhi degli uomini è ingiusto agli occhi Dio, perché proprio quello scenario di sofferenza estrema è il luogo dove il Signore incontra un’anima pentita e le apre le porte del paradiso. “È là, sul Calvario, che Gesù ha l’ultimo appuntamento con un peccatore, per spalancare anche a lui le porte del suo Regno. Questo è interessante: è l’unica volta che la parola “paradiso” compare nei vangeli. Gesù lo promette a un “povero diavolo” che sul legno della croce ha avuto il coraggio di rivolgergli la più umile delle richieste: «Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42). Non aveva opere di bene da far valere, non aveva niente, ma si affida a Gesù, che riconosce come innocente, buono, così diverso da lui (v. 41). È stata sufficiente quella parola di umile pentimento, per toccare il cuore di Gesù.

Il buon ladrone ci ricorda la nostra vera condizione davanti a Dio: che noi siamo suoi figli, che Lui prova compassione per noi, che Lui è disarmato ogni volta che gli manifestiamo la nostalgia del suo amore. Nelle camere di tanti ospedali o nelle celle delle prigioni questo miracolo si ripete innumerevoli volte: non c’è persona, per quanto abbia vissuto male, a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia. Davanti a Dio ci presentiamo tutti a mani vuote, un po’ come il pubblicano della parabola che si era fermato a pregare in fondo al tempio (cfr Lc 18,13). E ogni volta che un uomo, facendo l’ultimo esame di coscienza della sua vita, scopre che gli ammanchi superano di parecchio le opere di bene, non deve scoraggiarsi, ma affidarsi alla misericordia di Dio. E questo ci dà speranza, questo ci apre il cuore!

Dio è Padre, e fino all’ultimo aspetta il nostro ritorno. E al figlio prodigo ritornato, che incomincia a confessare le sue colpe, il padre chiude la bocca con un abbraccio (cfr Lc 15,20). Questo è Dio: così ci ama!”.

L’immagine del paradiso come di un giardino incantato, ci rimanda spesso ad uno scenario da favola, e ci fa perdere di vista la vera essenza della vita eterna: “Il paradiso è l’abbraccio con Dio, – ricorda il Papa – e ci entriamo grazie a Gesù, che è morto in croce per noi. Dove c’è Gesù, c’è la misericordia e la felicità; senza di Lui c’è il freddo e la tenebra. Nell’ora della morte, il cristiano ripete a Gesù: “Ricordati di me”. E se anche non ci fosse più nessuno che si ricorda di noi, Gesù è lì, accanto a noi. Vuole portarci nel posto più bello che esiste. Ci vuole portare là con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento. E nella casa del Padre porterà anche tutto ciò che in noi ha ancora bisogno di riscatto: le mancanze e gli sbagli di un’intera vita. È questa la meta della nostra esistenza: che tutto si compia, e venga trasformato in amore”.

Per leggere la catechesi di papa Francesco clicca qui: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2017/documents/papa-francesco_20171025_udienza-generale.html




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1 risposta su “Il Papa: “Non c’è persona a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia””

Signore salvaci …Maria aiutaci.. la croce c’è ma è del Risorto. grazie perdono aiuto… chiediamo.. e noi umilità semplicità sacrificio preghiera. Ave Maria e avanti … ascolta radioMaria

Ricordatevi sempre che per mezzo della Croce di Cristo è vinto il maligno, è sconfitta la morte, ci è donata la vita e restituita la speranza.

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