Al cinema un film sulla pratica dell’utero in affitto

Sarà nelle sale il prossimo 23 novembre “Il figlio sospeso”, un film che affronta il tema della maternità surrogata dal punto di vista del figlio.

“Il figlio sospeso” si chiama così il film del regista siciliano Egidio Termine, che affronta il tema della maternità surrogata. Una narrazione attenta che, senza entrare nel merito di questioni bioetiche o legali, affronta lo stato di sospensione del protagonista, Lauro, la cui sete di verità lo spinge ad un “viaggio” alla ricerca della sua identità. Non si tratta di un film di “denuncia”, ma di una trama che riesce a raccontare tutta la drammaticità legata alla pratica dell’utero in affitto.

Il lungometraggio prodotto dalla Mediterranea Productions e dall’ Associazione Star con il sostegno di Sicilia Film Commission, ha ottenuto il riconoscimento d’interesse culturale nazionale con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

“Solo se conosciuta la verità rende liberi”. Il film parte da questo assunto e di seguito riportiamo alcune note scritte la regista, Egidio Termine: “È da questa famosa asserzione evangelica, che sono partito per affrontare, nel mio film, un argomento di forte attualità: la maternità surrogata. Una tematica attuale e quanto mai complessa dei nostri tempi che ha creato, e continua a creare, divisioni. La sfida del film, invece, è quella di mettere tutti d’accordo, spostando il punto di vista da quello delle due madri, quella naturale (biologica) e quella culturale (sociale), a quello del figlio. La narrazione del film avviene attraverso tre piani di realtà: il presente e il passato, e quello immaginario, quindi surreale. Il presente è scandito dagli avvenimenti che coinvolgono il giovane protagonista Lauro, il cosiddetto viaggio dell’eroe; il passato è narrato attraverso i due punti di vista delle madri; il piano immaginario, che trova sede nella mente di Lauro, gioca un ruolo determinante nell’evoluzione del personaggio. È, infatti, in questa sfera surreale che si manifesta il desiderio intimo del protagonista di appropriarsi della propria identità attraverso la conoscenza della verità negatagli fin dall’infanzia. Ed è solo quando si approprierà della verità che diventerà un uomo libero, realizzando quel desiderio inconscio di cui non aveva fino a quel momento consapevolezza.

Per vedere il trailer del film clicca QUI




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.