17 novembre 2017

17 Novembre 2017

Viene all’improvviso

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,26-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Il commento

Come avvenne nei giorni di Noè […] Come avvenne anche nei giorni di Lot” (17, 26.28). I farisei sono ansiosi di sapere quando verrà il Regno di Dio (17,20). Dopo aver spiegato che si manifesta all’improvviso e in modo imprevedibile (17, 20-25), Gesù invita a rileggere due pagine della storia biblica, quelle che riguardano Noè e Lot. Hanno un elemento in comune: in entrambi i casi il male si intrufola nella vita personale e sociale, anzi divampa come un fuoco in mezzo alla boscaglia. Eppure, commenta Gesù, nessuno se ne accorge: “Mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, costruivano, piantavano …” (17,27-28). La vita ordinaria sembra scorrere placidamente come le acque di un fiume. Nessuno si rende conto della tragedia che sta per abbattersi: “venne il diluvio e li fece morire tutti […]  piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti” (17, 27.29). Queste vicende antiche contengono un ammonimento che spesso trascuriamo: Dio non suona la tromba per annunciare la sua venuta. Noè e Lot si salvano perché sono uomini giusti che hanno confidenza con Dio e si lasciano guidare dalla sua Parola. Tutti gli altri periscono. Una storia antica che Gesù usa come paragone per annunciare quello che accadrà “nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà” (17,30). Le parole sono volutamente oscure e le immagini sono cariche di una innegabile drammaticità. Il Vangelo è sempre una buona notizia anche quando ricorda che la storia del mondo passa per eventi dolorosi. Questa pagina non vuole suscitare o alimentare paure ma invita a custodire una sana vigilanza, chiede ai discepoli di non cadere in quella diffusa superficialità che non permette di dare il giusto valore agli eventi e ci fa trovare impreparati dinanzi ai passaggi significativi della storia.

Oggi chiediamo la grazia di vegliare per imparare a scrutare l’orizzonte della vita, riconoscere i passi di Dio che viene nell’incertezza dell’oggi in attesa di accoglierlo quando tutto si compie nella gloria.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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