21 novembre 2017

21 Novembre 2017

Nella luce del sì

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 12,46-50)
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Il commento

Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12, 49-50). Il Protovangelo di Giacomo è un documento del secondo secolo che offre una ricostruzione biografica di Maria. In queste pagine troviamo i nomi di Gioacchino ed Anna, i genitori di Maria; e veniamo a sapere che essi hanno ricevuto l’unica figlia in età ormai avanzata, quando avevano perso ogni speranza di poter generare nella carne. Maria fu dunque accolta come un dono del Cielo e, stando all’autore, il suo arrivo fu preceduto da un’apparizione celeste. Questo contesto spiega perché i genitori avevano l’intima percezione che la loro bambina portava in sé qualcosa di speciale, anche se non potevano neppure lontanamente immaginare il mistero che Dio aveva nascosto in questa creatura. E spiega anche perché, quando fu svezzata, decisero di condurla nel Tempio di Gerusalemme perché potesse crescere tutta pura all’ombra della sapienza divina, senza essere neppure sfiorata dal fango del mondo.

L’assenza di storicità non toglie valore a questa festa che contiene questo annuncio: accogliendo una speciale luce dello Spirito, Maria fin dalla più tenera età si è consacrata a Dio, ha scelto di essere tutta e solo di Dio. Chi ha fede non fatica a comprendere perché sa che Maria, essendo stata preservata dal peccato, era tutta immersa nella luce di Dio e viveva in piena comunione con Lui. Non è dunque sorprendente che, fin dal primo svegliarsi della sua intelligenza, la Vergine volge lo sguardo all’Onnipotente e s’impegna a vivere nella più totale obbedienza alla sua volontà. È il primo  di un’esistenza che sarà poi ritmata dall’eccomi. Un sì ancora ingenuo ma sincero, un sì senza ombre. Contemplando questo  oggi chiediamo la grazia di cercare con sincerità di cuore la volontà di Dio. Non basta una generica intenzione che viene meno alle prime difficoltà. Abbiamo bisogno di un desiderio ben radicato. Lo chiediamo per intercessione di Maria, la Vergine del Sì.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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