11 dicembre 2017

11 Dicembre 2017

Omnia vincit fides

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,17-26)
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Il commento

Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto…” (5,19). Gesù nota che questi uomini sono spinti dalla fede (5,20). Se fossero stati guidati solo dalla ragione ad un certo punto si sarebbero arresi. Quante volte, per giustificare la nostra paura, diciamo: ci arrendiamo all’evidenza! Dove la ragione si arrende la fede continua a cercare. La ragione è radicalmente insufficiente e non ci rende capaci di affrontare i problemi della vita. La fede invece mette le ali. Nell’enciclica Fides et ratio (1997) Giovanni Paolo II diceva che fede e ragione sono le due ali della verità. Con due ali si vola, con un’ala sola non andiamo da nessuna parte. La fede non solo sospinge la ragione ma è capace di andare oltre i confini imposti dalla rigorosa razionalità. La fede dona la capacità di sognare un mondo nuovo e il coraggio di darsi da fare. La ragione invece genera la paura. Quando pensiamo di non avere i mezzi necessari o che non ci siano le condizioni o di non poter fare abbastanza. E così, non ritenendoci capaci di poter raggiungere gli obiettivi sperati, scegliamo di non partire oppure ci fermiamo a metà strada. La fede dona la semplicità, invita a fare tutto il possibile, senza mai rassegnarci e senza alcuna pretesa: tutto il possibile non è mai il tutto quello che è necessario. Diamo tutto con la convinzione che anche quel poco costruisce il Regno. Dio farà il resto! Per vivere e agire così ci vuole fede, cioè bisogna avere coscienza che la storia è nelle mani di Dio. Quel poco che io posso fare in questo momento è …il tutto che io posso dare. La fede ci libera dalle pretese di realizzare perfettamente i progetti che desideriamo e dona il coraggio di fare della nostra vita una buona notizia. È questa la fede che sospinge gli uomini che portano il loro amico da Gesù e ottengono quello che hanno sperato. “Omnia vincit amor”, dicevano i latini. Noi invece possiamo dire: “Omnia vincit fides”. La fede vince ogni cosa, perché … è la segreta ragione anche dell’amore.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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