14 dicembre 2017

14 Dicembre 2017

La forza della fede

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,11-15)
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».

Il commento

Fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui” (11,11). I dubbi di Giovanni (11, 2-3) non turbano Gesù e non gli fanno sminuire la considerazione in quest’uomo che ha saputo esercitare fedelmente il ministero profetico (11,7-10). Anzi Gesù lo presenta alla folla come “il più grande tra i nati da donna” (11,11) e dunque il testimone più significativo di una storia secolare che può vantare tanti protagonisti. Il figlio di Zaccaria ha avuto il privilegio e il merito di annunciare la venuta del Messia. Non lo ha fatto solo con la parola profetica ma anche e soprattutto con la testimonianza di una vita segnata dalla più austera povertà e da un coraggio non comune. Il Battista, infatti, sferza tutti con severità e non teme di opporsi alla menzogna dei potenti. Ma lo fa senza usare né predicare violenza. La sua forza è tutta e solo nella parola inerme che egli proclama con forza. In questo modo egli fa della sua vita un segno di quel Regno che viene. Giovanni è senza dubbio “il più grande fra i  nati da donna”; e tuttavia Gesù aggiunge che “il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui” (11,11). Si tratta di una suggestiva provocazione, il Vangelo ricorda che la vera sfida della fede non consiste nel diventare grandi ma nel farsi piccoli. I discepoli di Gesù non si preoccupano di accumulare titoli e onori ma s’impegnano a camminare umilmente sulle orme del Nazareno, il Figlio di Dio che per noi si è fatto “piccolo”, così piccolo da essere oltraggiato e crocifisso. È una parola che facciamo fatica a proclamare in una cultura che misura l’uomo con le opere che egli è capace di realizzare. La forza della fede non si manifesta attraverso le grandi imprese ma con la carità, quella più nascosta; non passa attraverso l’orgoglio di chi s’innalza a giudice degli altri ma con l’umiltà di chi consegna la sua vita all’unico Giudice della storia. È questa la via che anche noi vogliamo percorrere.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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