15 gennaio 2018

15 Gennaio 2018

Non c’è festa senza ombre

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2,18-22)
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Il commento

Verranno giorni in cui lo sposo sarà tolto e allora, in quel giorno, digiuneranno” (2, 20). L’evangelista svela poco alla volta il ritratto di Gesù, ogni scena contiene una sfumatura, un elemento che contribuisce a definire il suo volto messianico. La pagina odierna aggiunge un titolo assai eloquente che segna in profondità tutta la sua missione: Gesù si presenta come lo Sposo d’Israele. Questa categoria teologica richiama l’alleanza antica e nuova, annuncia che Dio è pronto a rifare il patto con il suo popolo. L’immagine delle nozze fa pensare alla festa. Per questo Gesù dice ai farisei che la sua presenza esclude ogni forma penitenziale, compreso il digiuno. Ma sorprendentemente annuncia che verranno giorni in cui lo sposo sarà allontanato con violenza [aparthē = strappato]. Con parole ancora oscure lascia intravedere i giorni della passione e della croce. In filigrana appare l’immagine di un Dio che non viene con potenza per sbaragliare i nemici; ma preferisce camminare nei sentieri dell’umiltà e della mitezza, un Dio che permette ai suoi nemici di sbarazzarsi di lui.

Nella stessa pagina evangelica si parla di festa e di croce, la nuova alleanza si presenta perciò come un’esperienza che intreccia gioia e sofferenza, morte e resurrezione. La fede è permanentemente segnata dalla festa, perché lo Sposo è sempre con noi; ma non sarà mai priva della croce. È bene sottolineare che i giorni dell’ingiustizia e della persecuzione non sono limitati al tempo della passione di Gesù ma accompagnano tutta la vicenda umana. Noi siamo, nello stesso tempo, discepoli del Crocifisso e del Risorto: non possiamo accogliere l’uno ed eliminare l’altro, non possiamo preferire una pagina e cancellare l’altra. È vero, sulla terra non c’è festa senza ombre. Ma possiamo e dobbiamo anche affermare il contrario: non c’è nessuna croce che non abbia il profumo della Pasqua. Oggi chiediamo la grazia di vivere e portare in ogni evento la gioia della resurrezione. In fondo è questo il cuore della nostra testimonianza.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.