22 gennaio 2018

22 Gennaio 2018

Fake news

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 3,22-30)
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Il commento

Costui è posseduto da Beelzebùl” (3,22). Sono i farisei, venuti apposta da Gerusalemme, a lanciare questa accusa, la più detestabile: il Santo di Dio viene denunciato come indemoniato, proprio lui che viene per restaurare il Regno di Dio viene incriminato come un emissario del demonio. Gesù non poteva non reagire per ristabilire la verità, non poteva accettare in silenzio una tale denuncia che lo rendeva odioso agli occhi della gente. È interessante sottolineare la sua linea di difesa: si difende, ma non attacca, si oppone con fermezza, ma non ripaga i suoi avversari con la stessa moneta. Anzi, leggiamo nel Vangelo: “Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole” (3,23). È una scena bellissima e commovente, Gesù tratta anche i più acerrimi avversari come fratelli, per questo li chiama, li fa venire presso di sé. Manifesta così la sua permanente disponibilità al dialogo. Il confronto non annulla i ruoli, Gesù si presenta sempre come un Maestro che insegna con autorità e mostra la superficialità e l’inconsistenza delle accuse. Lo stile di Gesù è molto diverso dal nostro, nel migliore dei casi noi avremmo voltato le spalle, sdegnati per essere oggetto di un giudizio così grave. Nel peggiore avremmo accusato i farisei di ipocrisia e avremmo fatto la lista di tutti i loro errori. Gesù vuole arrivare a tutti, anche a quelli che restano lontani; vuole parlare a tutti, anche a quelli che sono sordi; vuole salvare tutti, anche quelli che lo accusano. Ma non può non rigettare le accuse. Il suo ragionamento è di una sconcertante semplicità: “Come può Satana scacciare Satana?” (3,23). Se lui libera l’uomo dal male – ed è una verità incontestabile – come si può pensare che tutto questo sia opera del demonio, cioè di colui che per sua natura pensa ed opera il male? Questa evidente contraddizione svela in modo lapidario che la denuncia appartiene alla categoria delle fake news. Oggi chiediamo la grazia di non dare giudizi superficiali e di saper riconoscere il bene che Dio opera nei fratelli, anche in quelli che sono … meno simpatici.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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