28 febbraio 2018

28 Febbraio 2018

Alla scuola del Vangelo

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 20,17-28)
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Il commento

Il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte” (20,18). Il Vangelo c’immerge nel mistero della Passione, Gesù che annuncia ai discepoli che la sua missione non termina con la gloria ma con la croce. Queste parole sono immediatamente seguite da una richiesta inopportuna, in stridente contrasto con l’insegnamento del Maestro (20, 20-21). La petizione è attribuita alla madre di Giacomo e Giovanni ma raccoglie l’intenzione dei figli. L’accostamento tra le due scene è voluto dall’evangelista che vuole così sottolineare una distanza tra la proposta di Gesù e le attese degli apostoli. Questi ultimi, nonostante le parole esplicite del Maestro, attendono una conclusione gloriosa della sua missione. Una tale diversità potrebbe sorprendere perché non ci troviamo nella fase iniziale della sequela, segnata da un comprensibile entusiasmo. Questa pagina consegna un salutare ammonimento a tutti i battezzati ma interpella in modo speciale quanti hanno la responsabilità di guidare il popolo di Dio. Possiamo stare molti anni insieme a Gesù, ascoltare ogni giorno la sua Parola e … continuare ad avere le nostre idee e i nostri sogni. Possiamo coltivare progetti che non sono affatto conformi al Vangelo. Facciamo sempre fatica ad entrare nel progetto di Dio, soprattutto quando la strada che si presenta dinanzi a noi appare faticosa o dolorosa, quando abbiamo l’impressione che il peso posto sulle nostre spalle sia più grande di quello che possiamo portare, quando s’insinua il dubbio che tutto quello che facciamo è inutile.

Gesù non si rivolge alla donna, ma ai discepoli, sono loro i primi destinatari della Parola che, attraverso di loro, deve giungere in ogni angolo della terra: “Voi non sapete quello che chiedete” (20, 22). Queste parole suonano come uno schiaffo che condanna l’arroganza di chi pretende di aver tutto capito. Donaci, Signore, di riconoscere la nostra ignoranza e di metterci ogni giorno alla scuola del Vangelo per imparare a fare della vita un dono, goccia a goccia. Fino a dare tutto. Anche la vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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