1 marzo 2018

1 Marzo 2018

Pietra d’inciampo

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma. Ma Abramo rispose: Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi. E quello replicò: Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui replicò: No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti».

Il commento

La parabola di Lazzaro è una nuova e più efficace conferma di un annuncio che ritorna frequentemente nel terzo Vangelo: la ricchezza rappresenta un oggettivo ostacolo nel cammino della fede ed una pietra d’inciampo nel cammino dell’umanità. Esiste un insanabile contrasto fra Dio e mammona (16,14). Non possiamo appartenere a Dio e accumulare ricchezze. su questo punto non dobbiamo accampare scuse né cercare fragili giustificazioni. Il ricco della parabola vede Lazzaro alla sua porta eppure non fa nulla, probabilmente pensa che non è lui la causa di quella condizione miserevole, per questo non spetta a lui intervenire. San Giovanni Crisostomo, vescovo del quarto secolo, è lapidario: “Lazzaro non aveva ricevuto nessun torto dal ricco epulone: il ricco non ne aveva preso i soldi, ma non gli aveva dato i propri… è già rapina non condividere ciò che si ha”. Alla luce di questa pagina evangelica, possiamo chiederci: quanti mendicanti dell’amore (minori, disabili, anziani) vivono alle porte delle nostre case? Quanti fratelli chiedono silenziosamente accoglienza e condivisione? E quanti battezzati neppure si accorgono di tutto questo? La pace che Dio dona ai suoi figli non corrisponde affatto ad una vita tranquilla. Non possiamo vivere nella quiete se tanti fratelli si trovano nell’indigenza. I poveri sono sempre con noi per ricordarci che nessuno può essere felice da solo e insegnarci a compiere gesti di effettiva condivisione.

Chi sceglie di seguire Gesù impara ad avere solo i beni strettamente essenziali per non smarrire la via della carità e della condivisione che rappresenta la nostra unica ricchezza, l’unica via che conduce diritto alla porta del Cielo. Non raramente purtroppo i beni della terra invece di essere usati come strumenti per rendere la vita più dignitosa – la nostra e quella altrui – finiscono per diventare una prigione. E quante volte la paura di perdere i beni materiali o di non averne abbastanza ci getta nell’angoscia fino al punto da generare vere e proprie patologie. Oggi chiediamo la grazia di avere più fiducia nella Provvidenza e di diventare noi stessi Provvidenza per i fratelli.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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