2 marzo 2018

2 Marzo 2018

Il legittimo Proprietario

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,33-43.45)
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

Il commento

Darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo” (21,41). Dobbiamo leggere questa parola non come spettatori ma come protagonisti, siamo parte di quel popolo nuovo al quale Dio ha consegnato il suo progetto di salvezza, siamo noi la vigna che Dio ha piantato. Quando dunque Egli viene a cercare frutti, che cosa trova? Chissà quante volte lo abbiamo deluso! Quante volte Egli si attendeva altro da noi, più di quello che siamo stati in grado di offrirgli. In alcuni momenti della nostra vita, come i contadini della parabola, anche noi abbiamo rifiutato di consegnare i frutti al legittimo Proprietario. Allargando l’orizzonte, possiamo anche chiederci se e come abbiamo accolto i profeti e i carismi che lo Spirito santo suscita nel nostro tempo per arricchire e fortificare la vita e la missione della Chiesa. Stiamo veramente collaborando all’opera di Dio oppure, nonostante le buone intenzioni, facciamo resistenza? Quanti profeti hanno incontrato talvolta una decisa ostilità nella stessa Chiesa? Queste domande interpellano tutta la comunità ecclesiale ma ciascuno deve accoglierle come provocazioni personali. Se facciamo una verifica sincera è impossibile non scoprire lacune e inadempienze. È facile, in questi casi, nascondersi e attribuire le colpe e i ritardi alla comunità. È bene invece ricordare che ciascuno di noi ha una precisa responsabilità nella storia della salvezza.

La parabola non si limita a denunciare l’infedeltà degli uomini ma annuncia che Dio non viene meno ed è sempre pronto a ricominciare. Questa certezza non toglie la nostra responsabilità, in effetti la nostra chiusura o la scarsa disponibilità nell’accogliere i carismi inevitabilmente rallenta la corsa del Vangelo. Quant’è consolante sapere che il nostro Dio conduce tutto e tutti verso la pienezza! Oggi chiediamo la grazia di usare i doni che Dio ci ha dato per collaborare più attivamente all’opera di evangelizzazione e di carità, primizia di quel Regno in cui tutto sarà vestito di luce.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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