Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

10 aprile 2018

10 Aprile 2018

Tu solo

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,7-15)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Il commento

Nessuno è mai salito al Cielo se non il Figlio dell’uomo che è disceso dal Cielo” (Gv 3,13). Il dono che viene dall’alto ci chiama a camminare verso l’alto. “Chi salirà il monte del Signore?”, domanda il salmista. L’evangelista Giovanni risponde che può salire in Cielo solo chi è disceso dal Cielo. La domanda del salmista pone l’accento sull’integrità morale e sembra chiamare l’uomo ad una battaglia etica. Il NT, invece, annuncia che tutto è opera della grazia. L’uomo non è capace di scalare la santa montagna e di salire fino al Cielo. Siamo radicalmente imperfetti! L’anelito di pienezza si scontra con un’effettiva e acclarata incapacità di realizzare quanto il cuore desidera. La debolezza rallenta il passo, il peccato impedisce il cammino. Pensando a questa condizione umana, Paolo esclama: “Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?” (Rm 7,24). Ma subito dopo annuncia: “Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!” (Rm 7,25). Dio stesso è disceso dal cielo per comunicare all’uomo quel soffio di vita che trasfigura l’umana esistenza e dona all’uomo il coraggio e la forza di fare della vita una bella avventura, un cammino che trova compimento nell’eterna beatitudine. Ma tutto questo è possibile solo grazie a Gesù. L’evangelista, infatti, ricorda che Lui solo unisce il Cielo e la terra. Non possiamo fare a meno del Figlio di Dio, senza di Lui restiamo nella palude dei nostri fallimenti. Senza di Lui i desideri del cuore invece di essere una luce che orienta i passi finisce per diventare una candela che poco alla volta si consuma e si spegne.

Signore Gesù, oggi ti chiediamo la grazia di aderire a Te completamente in modo da diventare un solo essere. Abbiamo sperimentato tante volte i nostri limiti da cadere nella rassegnazione. Ma la tua Parola ci rialza e ci chiede di ricominciare il cammino con l’intima certezza che Tu puoi dare compimento a quel desiderio di pienezza che arde dentro di noi. E Tu solo puoi fare di noi un vento che accoglie e porta ovunque il soffio di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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