L’uomo giusto

È lui l’uomo giusto?

fidanzati

Foto: Sidarta - Shutterstock.com

di Lucia Odierna

Parte oggi il nuovo blog di Punto Famiglia interamente dedicato al tempo del fidanzamento. Un meraviglioso viaggio alla scoperta della “gioia dell’amore” in compagnia di Lucia Odierna, sposa, madre di due figlie e catechista di gruppi di fidanzati.

L’affettività è il centro della vita, più è sana e piena, più ci realizziamo come persone… altro che soldi e lavoro. Oggi sono scoppiata in un pianto di commozione quando Facebook mi ha presentato un ricordo: la prima foto scattata con mio marito otto anni fa. Ho pensato a quanto ricchissima sia stata la vita in questi ultimi anni, agli otto esami dati in cinque mesi dopo averlo conosciuto, alla laurea, alla forza di rimettersi ogni giorno di nuovo in gioco e reinventarsi. Ho ripensato ai giorni trascorsi, appena sposi, all’università in tre, dopo 8 ore di lavoro da operaio in fabbrica: in braccio un tenero fagottino ed in tasca un panino. Ho ripensato a quel bucato mancato, alle ante dell’armadio di casa apribili solo nel segreto quando è preferibile che nemmeno il Padre che è nei cieli ti veda! Se sei felice, se vivi la serenità, riesci a fare tutto. Se sei pieno qualsiasi peso è leggero.

L’amore è un dono, l’amore è gioia, ma solo se su questa gioia mette il sigillo il Signore hai fatto veramente centro. Mentre scrivo penso a te cara Vale. Ultimamente ti stai chiedendo spesso: “È lui quello che il Signore ha preparato per me?”. Condivido con te quello che ho imparato nel mio cammino del fidanzamento con Pasquale nella speranza che ti possa essere d’aiuto. Sappi che dove due “io” cercano se stessi, difficilmente potrà nascere il “noi”.

“Come posso renderti felice?” scriveva santa Gianna Beretta Molla al suo fidanzato e poi marito Pietro. Dovrebbe essere questo desiderio di rendere felice l’altro il principio discriminante secondo cui scegliere. Se non esiste questa propensione del cuore, potrete anche iniziare la vostra storia, ma non gusterete mai la pienezza. Ricorda: tu sei la figlia del Re! Per te il Signore ha preparato un principe. Può un uomo dal sangue regale poggiare le sue labbra sulle tue senza prima averti guardata con benevolenza? Questo è un criterio di verifica: con quanta amorevolezza l’altro mi guarda? Quanta purezza c’è nei suoi abbracci?

Per iniziare il cammino dell’amore bisogna partire dall’altro e costruire con l’altro una vera amicizia. Un’amicizia che consiste nel volere le stesse cose, nell’avere gli “stessi gusti” come scriveva santa Zelia Martin. Bisogna che tu e lui impariate a parlare di tutto, anche delle cose del cielo e soprattutto che nel vostro dialogo si parli dell’eternità. Quanti “per sempre” campeggiano sui muri delle nostre città, ma ci siamo mai chiesti cosa significa “per sempre”? È l’eternità… il Paradiso, l’amore che vive oltre la vita.

Quando Pasquale mi chiese di sposarlo eravamo ai piedi di santa Teresa nella cappella in cui poi ci siamo sposati. Mi disse: “Vuoi condividere con me l’eternità?”. La situazione era un po’ goffa, gli si era incastrato il pacchettino con l’anello nella tasca del pantalone ed io continuavo a prenderlo in giro da un po’ perché avevo capito tutto. Ma quella proposta così originale e profonda gonfiò i miei occhi di lacrime.

Avrei da scrivere molto, ma molto altro, lo farò durante il nostro percorso con voi fidanzati, ma non posso chiudere senza sottolineare un ultimo aspetto: l’orgoglio. Attenzione all’orgoglio, verifica bene questo punto. Un uomo che non sa mettersi in discussone, un uomo che non sa riconoscere i suoi limiti non saprà costruire con te una vera e profonda comunione. E cosa non meno importante: sappiate litigare per poi ricominciare. A noi è servito molto, tanto.




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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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3 risposte su “È lui l’uomo giusto?”

Immensamente Grazie !
Che bello ritrovarsi con il cuore che batte forte,dopo trent’anni e…..volare in alto
e ….godere di panorami infiniti ,sapientemente preparati per te e per i tuoi cari!
Ci siamo,semplicemente, fidati di TE.
Giovanna

Mettere la propria nell’altro felicità.

Vagliare e vigilare sulla purezza dello sguardo dell’amato.

Bandire l’orgoglio per consentire al verme della propria presunta autosufficienza di mutarsi nella stupenda farfalla del noi coniugale.

Grazie di questa preziosa condivisione, anche Laura ed io possiamo dire di sperimentare quotidianamente la gioia di queste verità dell’amore.

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