Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

15 aprile 2018

15 Aprile 2018

Il muro dell’abitudine

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,35-48)
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Il commento

Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro” (24,36). La pagina evangelica c’immerge nella cornice della Pasqua. La comunità dovrebbe essere tutta pervasa da una gioia contagiosa: quando i discepoli di Emmaus tornano a Gerusalemme e raccontano la loro esperienza, scoprono che anche Pietro ha visto il Signore (24,34-35). Se tanti indizi fanno una prova, tante testimonianze dovrebbero comunicare una certezza. La comunità dovrebbe scoppiare di gioia e invece… prevale ancora una certa diffidenza. Come se avessero paura di inseguire illusioni. Ma Dio non si arrende. Gesù stesso si presenta in mezzo alla comunità. Non c’è soltanto il racconto dei testimoni, ora è proprio Lui che si fa vedere, la sua presenza dovrebbe finalmente abbattere il muro dei dubbi ma… non è così! L’evangelista scrive che i discepoli sono “sconvolti e pieni di paura” (24,37). Gesù non incontra una comunità che lo attende e lo accoglie con fiducia, anzi appare ancora un estraneo per loro, è entrato nella casa ma non ha ancora trovato posto nei loro cuori.

Il racconto evangelico prosegue e si conclude con l’invito a portare l’annuncio della resurrezione a tutte le genti (24,48). Ma oggi vi invito a sostare su questa immagine iniziale perché descrive assai bene anche la nostra fragile fede. In fondo, anche noi non attendiamo il Signore, l’Eucaristia domenicale non sempre viene attesa e vissuta con l’intima certezza di incontrare il Risorto. È vero, non siamo sconvolti e neppure dubbiosi. Ma forse questo accade perché ci siamo talmente abituati al Mistero da non essere più profondamente toccati dal grande miracolo che ogni volta si compie sotto i nostri occhi. Il pane e il vino che diventano Corpo e Sangue di Gesù non sono più per noi una salutare provocazione. Siamo spettatori attenti ma non ci lasciamo realmente coinvolgere, non permettiamo a Dio di fare della nostra vita il sacramento della sua Presenza. Oggi chiediamo la grazia di abbattere il muro dell’abitudine e di fare di ogni Eucaristia un incontro capace di renderci testimoni gioiosi del Vangelo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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