Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

3 maggio 2018

3 Maggio 2018

Il nuovo inizio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,6-14)
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

Il commento

Io sono la via, la verità e la vita” (14,6). È la rivelazione centrale del quarto Vangelo, quella che riassume tutte le altre. “Io sono” è la formula più eloquente per annunciare l’identità divina di Gesù. Questa parola assume un valore ancora più significativo nella festa degli apostoli, cioè di quel piccolo gruppo che ha avuto la sorte di conoscere Gesù e di scoprire, poco alla volta, che non era solo un Rabbì che insegnava una dottrina rivoluzionaria ma era l’Inviato di Dio. Anzi, il volto umano di Dio. Nessun uomo sano di mente potrebbe ripetere le parole con cui Gesù definisce la sua Persona. Egli, infatti, non si presenta come è una via e non dichiara di portare una dottrina. Egli dice di essere “la via, la verità e la vita”. In queste parole è come racchiuso il mistero di un’esistenza che riflette senza ombre la luce divina. La storia in Lui tocca il suo culmine ma nello stesso tempo trova un nuovo inizio, come affermava Giovanni Paolo II: “Gesù Cristo è il nuovo inizio di tutto: tutto in lui si ritrova, viene accolto e restituito al Creatore dal quale ha preso origine” (Tertio Millennio Adveniente, 6).

Nella cornice di un relativismo che uniforma ogni cosa, anche il cristianesimo appare come una delle tante proposte religiose che pullula nella storia. Una prospettiva che purtroppo seduce anche molti cristiani. In questo orizzonte Gesù Cristo non è l’unico Salvatore e l’unico Mediatore tra Dio e l’uomo. E quella Parola che la Chiesa annuncia, non può avere la pretesa di essere la verità che salva, al massimo può essere accolta come una proposta. Anzi, diventa un’opinione al pari delle altre. La Chiesa invece crede e annuncia che Gesù Cristo è “il centro del genere umano, la gioia d’ogni cuore, la pienezza delle loro aspirazioni” (Gaudium et spes, 45). L’incontro con Lui ha la forza di cambiare la vita personale e collettiva, ha la forza di porre le basi per un mondo nuovo. Oggi chiediamo la grazia di custodire e testimoniare questa fede con la necessaria umiltà ma anche con quella santa ostinazione che nasce dalla coscienza della verità.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.