Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

5 maggio 2018

5 Maggio 2018

Amicizie pericolose

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,18-21)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

Il commento

Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me” (15,18). Chiamando amici i discepoli, Gesù annuncia l’esistenza di un legame privilegiato che ci permette di entrare in una più intima comunione con Dio. Ma stando al Vangelo questa amicizia si rivela pericolosa, Gesù annuncia infatti che saremo perseguitati proprio a causa sua. L’essere amici di Gesù mette a rischio la nostra vita, ci rende oggetto delle minacce di quanti non riconoscono Dio o rifiutano di credere alla testimonianza di Gesù. Le parole del Signore invitano ad abbandonare ogni ingenua illusione, a suo giudizio è praticamente inevitabile incontrare l’odio del mondo: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (15,20). Se Lui stesso e la sua parola hanno incontrato un accanito rifiuto, i discepoli non possono attendere una sorte migliore. Il vocabolo mondo non equivale tout court all’umanità ma fa pensare che, nell’ampia e variegata realtà umana, vi sono persone e gruppi che si oppongono radicalmente al Vangelo. C’è un’umanità ostinatamente chiusa alla luce di Dio. Vi sono correnti di pensiero radicalmente incompatibili con la fede. Vi sono sistemi politici che hanno combattuto e combattono l’esperienza religiosa, alcuni lo fanno con metodi violenti, altri con quella mite intolleranza che oggi caratterizza il mondo occidentale. Impossibile negare l’odio.

Il mondo di cui parla Giovanni non è soltanto fuori di noi, si trova anche dentro di noi. Se infatti lasciamo entrare il peccato, che lo vogliamo o no, diventiamo parte di quel mondo che si oppone a Dio, diventiamo complici del male, oppositori del Vangelo. Gesù è venuto nel mondo per guarire il mondo, cioè per liberare l’uomo da tutto ciò che si oppone a Dio. Per questo Gesù invita a non lasciarci sedurre dalla mentalità mondana (15,19). Il Vangelo non chiede di combattere il mondo e neppure di fare della Chiesa una cittadella fortificata. Al contrario, siamo chiamati a stare nel mondo per donare a tutti la benedizione di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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