Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

14 maggio 2018

14 Maggio 2018

Sempre in ascolto

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Il commento

At 1, 15-17.20-26 – “Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli” (1,26). Una vicenda emblematica. Pur essendo uno dei discepoli della prima ora non era stato scelto tra gli apostoli. La defezione di Giuda rappresenta una ferita grave per la comunità, stiamo parlando di uno degli apostoli scelto da Gesù. Pietro chiede alla comunità di pregare per scegliere quale dei discepoli possa prendere il posto lasciato dal traditore. La scelta segue criteri precisi ma l’ultima parola è lasciata a Dio. Se gli uomini abbandonano, Dio non si stanca di chiamare e di suscitare apostoli disposti a spendere la vita per il Vangelo. Mattia non entra come ruota di scorta, la sua è una vocazione autentica anche se tardiva. Dio può chiamare in qualsiasi momento. A noi il compito di restare vigilanti. Non basta rispondere, dobbiamo corrispondere, cioè rispondere secondo la misura e le attese di Colui che ci ha chiamato. L’infedeltà non è solo tradire o tornare indietro ma anche fermarsi a metà strada, non compiere tutto il percorso previsto per noi. La vicenda di Mattia invita tutti a stare sempre in docile ascolto per accogliere ogni chiamata. Fino a quel momento era stato un buon discepolo, aveva dato buona testimonianza ma non aveva messo in conto di trovarsi a vivere un’esperienza così importante. All’improvviso si trova catapultato in una storia più grande di quella che pensava di vivere.

La festa dell’apostolo oggi invita a pregare in modo particolare per i ministri ordinati. Lo facciamo a partire dalle parole che Sant’Agostino indirizzò a Valerio, il vescovo di Ippona che lo consacrò sacerdote: “In questa vita e soprattutto in questo tempo non v’è nulla di più facile o onorifico per un uomo della dignità di vescovo o di prete o di diacono. Ma neppure nulla di più miserevole, dannoso o riprovevole agli occhi di Dio, se lo si fa con sciatteria o con vile ambizione”. All’intercessione di san Mattia oggi affidiamo i vescovi perché sappiano vivere con eroica fedeltà il ministero ricevuto.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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