29 maggio 2018

29 Maggio 2018

Non possiamo scegliere

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,28-31)
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno i primi».

Il commento

“… cento volte tanto, insieme a persecuzioni” (10, 30). Con quella fierezza che gli appartiene, Pietro annuncia che lui e gli altri hanno lasciato tutto per seguirlo e sono pronti a spendere ogni energia per il Regno (10,28). Gesù risponde con una parola che unisce la promessa del centuplo con le persecuzioni. Non parla genericamente degli affanni e delle fatiche che ogni impegno comporta; e neppure delle afflizioni o delle amarezze che dobbiamo sopportare a causa della verità. Qui si parla proprio delle persecuzioni. Questo vocabolo fa pensare ai maltrattamenti che i discepoli dovranno subire per amore di Gesù. Questa parola ci sorprende e non ci fa stare tranquilli. Il centuplo fa pensare all’abbondanza dei beni. Le persecuzioni, invece, richiamano i contasti, i conflitti, le difficoltà, le sofferenze. Il Vangelo è sempre paradossale: promette pienezza di vita e contrasti insanabili. Due realtà che appaiono incompatibili ai nostri occhi. Il Vangelo è chiaro: non possiamo scegliere. Chi desidera la vita, non solo deve essere pronto a lasciare tutto ma deve prepararsi anche ad affrontare le tribolazioni. È proprio questa la sfida. Tutti sono desiderosi di sperimentare il centuplo ma non tutti sono disposti a soffrire per il Vangelo. Anzi, la maggior parte dell’umanità, cristiani compresi, cerca di stare alla larga dai problemi e si carica delle sofferenza altrui solo quando non può farne a meno. Gesù invece ricorda che solo chi è pronto a sopportare le tribolazioni, può ricevere la vita piena.

Chi s’incammina nella via del Vangelo si trova immerso in una storia in cui c’è sempre da faticare. Non poche volte sente la tentazione di tornare indietro o di scegliere un luogo tranquillo per sottrarsi alle tempeste. Ma chi segue Gesù sperimenta una gioia così grande da poter sopportare ogni sofferenza. È questo il segreto che il mondo non conosce. Chi lascia tutto per il Signore, impara ad accogliere tutto come un dono sempre nuovo della Provvidenza. Oggi chiediamo la grazia di vivere e morire in questa fede che veste di gioia ogni angolo della nostra vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.