
Lo stretto necessario
di don Silvio Longobardi
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,7-13)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Il commento
“Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino” (19,7). La memoria di san Barnaba c’immerge nelle vicende della Chiesa apostolica, tutta pervasa dall’ardore missionario. Appartiene alla prima generazione del cristianesimo, quella che ha ricevuto la buona notizia per bocca degli stessi apostoli. Barnaba è l’icona del vero discepolo che, una volta ricevuto l’annuncio, non ha avuto timore di consegnare i suoi beni materiali per mettersi totalmente a disposizione del Vangelo (At 4, 36-37). Per questo gli vengono affidati ruoli di grande responsabilità. Egli diventa perciò un intraprendente missionario. Grazie a uomini come lui, la Parola di Dio corre lungo i sentieri della storia.
Il brano evangelico riporta le parole con le quali Gesù invita gli apostoli a mettersi in cammino. Questa parola risuona in ogni tempo, anche oggi. I cristiani non possono stare fermi perché hanno una parola da consegnare e sentono l’urgenza e la necessità di rispondere al mandato. Emerge l’immagine di un Chiesa che non perde tempo in chiacchiere inutili, quelle dei convegni che non spostano di una virgola le lancette della storia, ma mette tutta se stessa al servizio della Parola. L’annuncio non si limita alla comunicazione verbale ma viene accompagnato dalla testimonianza della vita. Non a caso, il mandato è accompagnato da una serie di indicazioni sul corredo: Gesù chiede di avere solo lo stretto necessario (10, 9-10). Non basta essere “poveri in spirito”, dobbiamo anche essere poveri materialmente, avere il minimo indispensabile, segno di una sconfinata fiducia nella Provvidenza. Gli apostoli sono pronti ad andare senza garanzie, perché si fidano di Colui che li manda e sono certi di poter sempre contare sulla sua presenza amorevole. Possiamo aggiornare le tecniche della comunicazione, possiamo e dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti oggi a disposizione ma senza dimenticare che il primo e più efficace annuncio passa attraverso la testimonianza della vita. Ed è questa la grazia che oggi chiediamo.
Nessun commento per “Lo stretto necessario”