Mamma “La mia casa, cara mamma, ha il tuo volto” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 28 Giugno 2018 Nessun commento su “La mia casa, cara mamma, ha il tuo volto” di A. V. Come vivremmo in un mondo senza madri? Non faccio in tempo a chiedermelo che in redazione arriva la lettera di una giovane adolescente alla sua mamma che vale la pena pubblicare: “Non mi stancherò mai di scrivertelo mamma: grazie di esistere”. Cara mamma, sono qui a scriverti questa lettera perché sento di doverti ringraziare e di dovermi scusare allo stesso tempo. Lo so, per te saranno le solite parole messe nero su bianco nelle occasioni speciali, io però sento di dovertele scrivere perché sento che ho qualcosa da farmi perdonare. Molte volte ho sbagliato e molte altre sicuramente lo farò, tante volte non ho capito i tuoi comportamenti e altrettante pensavo che in fondo non avresti capito i miei, la mia vita e tutto il resto. Mi sbagliavo, cara mamma. Forse è un po’ ipocrita dirtelo ora, avrei dovuto farlo prima? Probabilmente sì, ma non è mai troppo tardi per le mamme, no? Voi siete speciali anche per questo, e per me, mamma, tu lo sei più di tutti gli altri. Quante volte hai dovuto sopportare i miei malumori? Quante volte mi sei stata vicino rispettando i miei spazi e soffrendo in silenzio? Quante volte mi hai capito solo con uno sguardo? Penso a te, mamma, il viso mi si illumina, la mia vita diventa più bella e tutto acquista un senso. Non sono frasi fatte. È che capisco quanto io sia stata fortunata ad avere un angelo al mio fianco e quanto lo sia tuttora ad averti ancora accanto a me con i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci e anche i tuoi rimproveri. Sono proprio felice mamma, che la presenza costante nella mia vita sia tu. Perdonami se alle volte ti ho deluso e non sono stata all’altezza delle tue aspettative. Perdonami se forse non sono come avresti voluto, se qualche volta ti sono sembrata insensibile o sorda alle tue richieste. Ti voglio bene, mamma, ora e per sempre. E nessuno riuscirà mai a separarmi da te, né il tempo né le distanze, niente e nessuno. Che cosa vorrei per te? Che il sole illumini le tue giornate, sempre, anche quando fuori piove. È così che tu hai fatto con me, quando tutto era vuoto e buio, il tuo sorriso illuminava ogni cosa. Non c’è stato un momento in cui io mi sia sentita sola anche quando ogni cosa sembrava andar male. Ho sempre trovato rifugio nella nostra casa, e una casa – lo sai bene – non è bella per i mobili, le piante o le pareti. Una casa, cara mamma, è bella per le persone che la vivono, per la famiglia che la riempie, per le risate, le lacrime, le bellissime parole e le incomprensioni che le sue mura osservano giorno dopo giorno, anno dopo anno. Tu hai riempito la nostra casa sempre, senza risparmiarti mai, senza mai lamentarti. La mia casa, cara mamma, ha il tuo volto. Ti scrivo perché voglio ringraziarti: voi mamme siete uniche e inarrivabili, ineguagliabili e incantevoli. Sapete cosa ci succede, riuscite a farci tornare il sorriso e rappresentate un’ancora di salvezza quando tutto va male. Come fate ad essere così forti senza che nessuno ve lo abbia mai insegnato? Da dove nasce il vostro essere così speciali e perché il vostro amore sembra immenso? Non mi stancherò mai di scrivertelo mamma: grazie di esistere, grazie di avermi reso questa vita bella e, per quanto hai potuto, semplice. Ti voglio bene mamma. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Quando Gesù spiegava che la donna non è una “cosa” e la meta dei coniugi è il Paradiso Trasmettere la fede ai figli? La mia vita cambiò quando iniziammo a pregare in famiglia A chi fanno paura i volontari della Vita? “Mamma, tranquilla, andrà tutto bene”: le ultime parole di Azzurra, morta per far nascere suo figlio Abbiamo invitato Gesù alle nozze. 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