Amori estivi

Gli amori estivi sono per sempre?

di Elisabetta Cafaro

Può capitare di vivere un’intensa storia d’amore durante le vacanze. Ma gli amori estivi sono per sempre o sono fugaci? “Come difenderci da questo incantesimo?” mi chiede una mia alunna in un messaggino.

L’estate viene da sempre definita la stagione dell’amore. Gli amori estivi, si sa, hanno un sapore speciale. La mente è spensierata, il sole sorride, coccola la pelle, all’improvviso tutto diventa più bello, disinibito, disimpegnato, spesso, irreale. Sulla spiaggia è facile fare nuove conoscenze, in tanti sperano di trovare la persona giusta, la storia della vita. Ma, ahimè, le storie al “sapore di mare” troppo spesso scompaiono come neve al sole.

Certo non è una regola di vita, conosco molte persone che hanno incontrato la loro anima gemella sul bagnasciuga, ma come la mettiamo con i fuochi di paglia? Anche un fuoco di paglia può scottare e le ustioni fanno male, per questo, cari ragazzi, è importante non aver fretta. Vivere “tutto e subito” rischia di bruciare il tempo. Il segreto è saper attendere. Lo so che chiedere ai ragazzi di “attendere” è come fare il bagno senza bagnarsi. Ma l’antidoto ai colpi di testa è questo: saper aspettare il momento giusto. Perché c’è un momento giusto per ogni cosa.

Ricordo non senza un pizzico di nostalgia le estati della mia giovinezza. Non avevamo internet e neanche lo smartphone, il tempo era scandito dal ciclo naturale del susseguirsi delle stagioni, in una quotidianità dove tutti eravamo educati all’ attesa. Sì, erano le estati dell’attesa, anche per l’amore. Si attendeva lo squillo del telefono di casa, una lettera che grazie al passamano degli amici ti giungeva sotto lo sguardo dei genitori che fingevano di non vedere ma seguivano tutto con la coda dell’occhio. Si attendeva di poter incrociare gli sguardi per emozionarsi. Si attendeva di vedersi anche solo da lontano per vivere nel sogno dell’amore. Altri tempi? No, l’attesa era ed è la promessa di appartenersi un giorno per l’eternità. Nicholas Sparks nel libro Le pagine della nostra vita scrive: “Anime che sono una cosa sola e se lo vuoi sapere, mai si separeranno”.

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Imparare ad attendere significa non bruciare le tappe e valutare con oggettività senza lasciarsi coinvolgere da emozioni momentanee e fugaci, frutto di un momento, di una sera, di un’estate. Il prezzo da pagare è alto. Non esistono avventure che scivolano via senza lasciare traccia. Mi spingerei a dire che non esistono “avventure” anche se per qualcuno le storie passeggere sono normali, educative, io vi dico che l’amore non è questione di attimi e non è un fatto epidermico. 

L’amore, quello vero, non nasce dalla spensieratezza di un momento, ma dall’incontro di anime che si cercano senza saperlo. È importante dunque saper attendere, ma che cos’è l’attesa? È una peculiarità tutta al femminile, ricordiamo Penelope, la moglie del re di Itaca, Ulisse, aspettò venti anni il ritorno del marito dalla guerra di Troia. Laerte, le suggerì di risposarsi, ma lei, donna innamorata e fedele, rifiutò dicendo che avrebbe atteso il ritorno dello sposo.Tutte le più grandi storie d’amore ci parlano di “attese”, di attese che sfidano mille imprese eroiche, destini difficili, ostacoli insormontabili.

Ai giovani e anche ai meno giovani ma in modo particolare a questa mia alunna che mi ha parlato di amori estivi, auguro una serena estate, e, come ci insegna il grande teologo Dietrich Bonhoeffer:L’amore sa aspettare, aspettare a lungo, aspettare fino all’estremo. Non diventa mai impaziente, non mette fretta a nessuno e non impone nulla. Conta sui tempi lunghi”.




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1 risposta su “Gli amori estivi sono per sempre?”

Secondo me non è corretto usare la parola “amore” insieme ad un periodo predefinito dell’anno. Amore è qualcosa di più completo, per il quale si attende, si lotta, si insiste e si rispetta. Solo così avremo la certezza che il sentimento sia sincero. Che sia per lungo o breve tempo non importa: l’importante è aver amato con tutto il cuore e con sincerità. In questo modo tale esperienza non può che migliorarci e arricchirci.

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