27 luglio 2018

27 Luglio 2018

La nostra fragilità

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,18-23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Il commento

Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende” (13,19). È Gesù stesso che spiega la parabola del seminatore. È bene notare che essa è rivolta ai discepoli, come appare nell’espressione “chi ascolta la Parola” che ricorre più volte (13, 19.20.22.23). Il Vangelo distingue quattro diverse modalità, istintivamente pensiamo a quattro categorie di persone. Vi sono quelli animati da tante buone intenzioni ma che non s’impegnano a comprendere; e si lasciano così stupidamente derubare di ciò che gratuitamente hanno ricevuto (13,19). Vi sono quelli che ascoltano volentieri, ma non hanno il coraggio di andare fino in fondo e si ritirano quando vedono sopraggiungere le difficoltà (13, 20-21). Vi sono poi quelli che accolgono la Parola con superficialità, non sono disposti a rinunciare ad abitudini e scelte incompatibili con il Vangelo (13,22). E vi sono, infine, quelli che s’impegnano a comprendere, accolgono consapevolmente la Parola e cercano con tutto il cuore di metterla in pratica (13,23). Più che quattro categorie di persone, la parabola descrive modalità che tutti possiamo sperimentare in diversi momenti della vita.

L’interpretazione di Gesù non si presenta come un richiamo generico dei problemi e delle avversità. Al contrario, egli individua con chiarezza quali sono gli ostacoli fondamentali: la presenza attiva del maligno, l’incostanza di fronte alle tribolazioni, le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza. Una descrizione piuttosto dettagliata che disegna non solo il quadro oscuro in cui i discepoli devono agire ma sottolinea anche l’estrema fragilità dell’uomo. Sono queste le vere cause e sono proprio quelle che spesso nascondiamo per dare la colpa agli altri o agli eventi della vita. È più facile accrescere il ruolo delle difficoltà esterne piuttosto che riconoscere i limiti propri. È più facile attribuire alla mancanza di risorse il nostro scarso impegno piuttosto che ammettere di essere stati troppo attaccati ai beni materiali. Oggi ci impegniamo a riconoscere i nostri limiti ma chiediamo anche la grazia di una maggiore fedeltà.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.