1 agosto 2018

1 Agosto 2018

Perché ti nascondi, Signore?

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,44-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

Il commento

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo” (13,44). Gesù presenta il Regno dei cieli attraverso una molteplicità di immagini e ciascuna contiene solo un aspetto della verità. L’insegnamento odierno presenta il Regno come un tesoro nascosto nel campo. Questa parabola contiene una bella notizia: esiste un tesoro che dà alla vita umana un valore incomparabile! Il tesoro non è qualcosa ma Qualcuno, è la persona stessa di Gesù. Ma questo tesoro è… nascosto in un campo, non è visibile, non risplende in modo così evidente da far dire a tutti: Eccolo! Se è nascosto, non tutti lo trovano! “Signore, perché hai nascosto il tesoro? Perché ti nascondi? Perché non ti mostri in modo chiaro per dare a tutti la possibilità di trovarti senza fatica?”. Dio ama e chi ama non impone nulla. Il Padre celeste non vuole dare una luce che abbaglia perché non vuole togliere quella libertà che Lui stesso ha dato ai suoi figli. Lui desidera che la risposta dell’uomo sia dettata unicamente dall’amore. Non dobbiamo essere costretti dagli eventi ma, in tutta libertà, riconoscere, accogliere e abbracciare il Mistero con tutto l’ardore della nostra umanità.

Questa parabola lascia intravedere il dramma della libertà. Dinanzi al mistero della vita vi sono tre possibilità. Tanti possono attraversare il campo vita, senza mai scoprire il tesoro che Dio ha nascosto. Tanti altri possono scoprirlo ma non hanno il coraggio di vendere tutto per ottenere quel tesoro che vale più di tutte le altre cose. Ma vi sono anche quelli che hanno il coraggio di vendere tutto. Trovare il tesoro è solo la premessa. La gioia del ritrovamento può ben presto svanire se manca la disponibilità a lasciare tutto. Quel “vendere tutto” annuncia la radicalità, lascia intendere che non vi sono mezze misure, tutto può e deve essere donato per gustare fin d’ora la pienezza della vita. Possiamo farlo solo se ci fidiamo di Dio. “Se noi, con la grazia sua, non siamo pronti a morire per partecipare alla sua passione, la sua vita non è in noi”. Così scriveva Sant’Ignazio di Antiochia, all’inizio del secondo secolo. Su questa via vogliamo camminare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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