15 agosto 2018

15 Agosto 2018

Il canto della fede

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-56)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Il commento

Allora Maria disse: l’anima mia magnifica il Signore…” (1,46). Oggi contempliamo Maria nella gloria dei beati, tutta avvolta di luce: “l’Immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo (Pio XII). La liturgia ci immerge nella dimora eterna, il Vangelo ci porta nella casa di Zaccaria dove Maria, canta la sua fede nell’amore onnipotente di Dio che conduce la storia dell’umanità verso la pienezza. Maria canta la fede anche quando viene l’angelo della luce per dirle che è giunto il tempo  di chiudere gli occhi a questa vita per andare incontro a Dio. Maria si addormenta dolcemente come un bambino, e si risveglia nella luce senza ombre e lì riprende subito il suo canto per glorificare quel Dio che, fedele alle sue promesse, conduce l’umanità verso la pienezza. Chi contempla Maria con gli occhi della fede impara, con Lei e come lei, a cantare la fede, non solo nei giorni della gioia, quando tutto è illuminato dall’amore, ma anche in quelli della prova, anche nei giorni del dubbio, anche in quelli in cui la fatica si fa sentire, anche in quelli in cui non riusciamo a guardare oltre l’immediato, anche quando non riusciamo a capire perché Dio ci lascia soli o perché agisce in un determinato modo.

Cantare la fede significa riconoscere che Dio guida la storia dell’umanità e guida anche i miei passi. è Lui che mi accompagna. Questa certezza alimenta un’inguaribile speranza: anche se il male attraversa la nostra vita ma sappiamo che Dio è più forte. L’uomo non si stanca di fare il male. e Dio non si stanca di amare e guarire le ferite con la sua misericordia. L’ultima parola è quella di Dio. Cantare la fede significa riconoscere che l’amore di Dio è più potente di ogni male. Non sempre siamo sempre in grado di cantare la fede. È una grazia che chiediamo affidandoci all’intercessione della Vergine:

Insegnaci, o Maria, a cantare il Magnificat nella gioia e nella fatica di questa vita per entrare un giorno, vestiti di luce, nella gioia che non ha fine. Amen 



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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