22 agosto 2018

22 Agosto 2018

Non intralcia il traffico

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Il commento

Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (1,38). Oggi la liturgia ci invita a contemplare Maria nella gloria del Cielo: “Maria fu assunta alla gloria celeste e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al suo Figlio” ( Lumen gentium, 59). E tuttavia, il Vangelo ci riporta nell’umile casa di Nazaret dove la scena è occupata da una giovane che si proclama serva del Signore. Ella non vuole altro se non ciò che vuole Dio. Per questo non oppone alcuna resistenza all’opera che Dio vuole realizzare in lei. Durante gli anni della vita terrena ha scelto il nascondimento, nei giorni della passione ha patito assieme al Figlio, negli anni della Chiesa nascente ha contribuito a scrivere le prime pagine della comunità apostolica. Tutto e sempre in obbedienza alla Parola, tutto e sempre per far risplendere il volto di Gesù.

Maria non ha alcuna intenzione di apparire in primo pano, anzi fa di tutto per restare nascosta per … non intralciare il traffico. Tutto viene da Dio, anche il Figlio che lei ha portato in grembo; e tutti devono tornare a Dio, passando attraverso il Figlio. “Questi è il mio Figlio, ascoltatelo” (Mt 17,5): lei non era presente sul Tabor quando è risuonata questa parola luminosa; ma, più di tutti gli altri, conosceva assai bene il mistero che avvolge il Figlio, la luce divina nascosta nella sua umanità. Maria si tiene costantemente in disparte ma… non può sapere che, Colui che l’ha chiamata a generare il Verbo fatto carne, le chiede anche di prolungare la sua maternità lungo i secoli. “Avvenga per me secondo la tua Parola”, aveva detto all’angelo. Ebbene, è proprio quella Parola che ora si compie in modo sorprendente e pone Maria al di sopra di ogni creatura, angelica e terrestre. La regalità di Maria che oggi celebriamo non è stata conquistata con le opere ma è dono gratuito di quel Dio che “abbassa i superbi e innalza gli umili”. Oggi chiediamo la grazia di restare umili servi che cercano di camminare sulle orme di Gesù.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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