9 settembre 2018

9 Settembre 2018

Il miracolo dell’amicizia

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 7,31-37)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Il commento

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano” (7,32). Il protagonista di questa pagina evangelica è l’icona di un’umanità ferita e sfigurata. Dio ha fatto bene ogni cosa ma il peccato, che fin dall’inizio accompagna la storia, ha seminato il male, la creazione è stata così deformata, l’umanità cammina con fatica verso la pienezza. Come può vivere dignitosamente un uomo che non ha la possibilità di udire e di parlare e può comunicare solo attraverso gesti? Appartiene alla categoria degli sconfitti, di quelli che sono condannati a restare emarginati e marginali. Eppure quest’uomo, privo di alcuni beni essenziali, può contare sul sostegno di persone che si prendono cura di lui. Non solo lo portano ma chiedono a Gesù di imporre le mani (7,32). Il Vangelo non svela la loro identità, forse sono familiari o amici. Una cosa è certa: quest’uomo non è solo! Nella sua vicenda dolorosa la compagnia degli amici diventa un elemento decisivo. Gesù compie la guarigione e restituisce all’uomo la sua dignità; ma l’incontro avviene grazie a coloro che lo conducono a Lui. Il primo miracolo della vita, quello che tutti possono fare, è la carità fraterna, la capacità di prendersi cura degli altri. Una carità che non si accontenta di tamponare le ferite ma s’impegna a dare pienezza di vita. Quant’è importante che nessuno di noi sia solo, abbandonato a se stesso. E che nel momento della prova o della malattia, nel momento in cui la debolezza avvolge e incatena, tutti possano sperimentare la condivisione di amici che sanno sostenere e accompagnare all’incontro con Gesù Cristo, Lui il che può dare senso e valore alla sofferenza. Questa riflessione è solo la premessa del racconto evangelico. In apparenza è solo un dettaglio rispetto alla narrazione ricca di parole e gesti. E tuttavia, senza questa prefazione non avremmo avuto quel miracolo che fa dire alla gente: “Ha fatto bene ogni cosa” (7,37).  Oggi chiediamo la grazia di esercitare la carità con abbondanza con la certezza che questo seme feconda la nostra umanità e la conduce verso la pienezza.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.