Che ruolo ha la passione nel fidanzamento?

di Lucia Odierna

Bocciate chi vi dice: “Io ho bisogno di averti altrimenti per me questo non è amore”. Fatevi un favore: lasciatelo!

Bocciate chi vi dice: “Io ho bisogno di averti altrimenti per me questo non è amore”. Fatevi un favore: lasciatelo!

Mamma al volante pericolo costante, nella mia vita suona esattamente così il detto più maschilista e famoso di sempre. Nonostante il risveglio programmato meglio di un orologio svizzero, il tempo non basta mai e ogni giorno mi ritrovo a fare lo slalom tra un impegno e l’altro per evitare di fare tardi. Arrivi a scuola quasi in orario, lasci le bambine sperando che non parta il solito pianto quotidiano, chiudi la porta e quel che temevi accade: lacrime a gogò e due vocine sottili che, singhiozzando, implorano un bacio. È tardissimo, ma non riesco ad andar via, rientro in fretta su per le scale e corro da loro per quel bacio che proprio avevo dimenticato di dare, ma che desidero immensamente anche io.

Finalmente scappo a lavoro, sono un bolide, squilla il telefono. È Francesca. Esito un attimo, sono bloccata nel traffico, ma alla fine rispondo. Dall’altro lato solo fiumi di lacrime e singhiozzi. “Era tutto così perfetto, perché è finita?” riesce a dirmi ed io ho già capito. Posteggio la macchina, il tempo si ferma insieme a me e lei, come un torrente, inizia a scaricare rabbia, amarezza e delusione. “Gli avevo dato tutto quello che avevo. Anche la mia verginità. Diceva che ne aveva bisogno ed io l’ho fatto per amore e ora? Cosa mi resta ora?”. Cosa risponderle? Era una fine annunciata, sapevo che prima o poi avrei ricevuto quella telefonata.

Sono due bravi ragazzi e stavano insieme animati dalle migliori intenzioni, ma in realtà non sapevano cosa significhi realmente amarsi. “Il vero amore è appassionato. L’amore fra un uomo e una donna, quando è appassionato, ti porta a dare la vita per sempre”. Così papa Francesco ai giovani della diocesi di Grenoble-Vienne ricevuti in Udienza il 17 settembre scorso.

Cosa significa il termine passione? Il tempo del fidanzamento è il tempo in cui ci si educa al noi. Un buon fidanzamento è tempo di conversione: l’io si converte all’altro e viene educato alla palestra del noi. Quanto piace ai fidanzati sentir parlare del noi. Purtroppo l’illusione è pensare che il noi possa realizzarsi nell’unione dei corpi.

Leggi anche: https://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2018/07/19/flora-gualdani-il-futuro-del-matrimonio-e-dei-metodi-naturali/

A volte ci si illude di essere innamorati. Abbagliati da un desiderio di affettività che alberga fortemente e naturalmente nel cuore di ognuno. Ci si lascia andare alle emozioni e ci si abbandona ad un sentimento che crediamo essere amore. L’errore più grave che si possa commettere è idealizzare l’altro. Amarsi è un cammino step by step. Innanzitutto ci si sceglie. Chiedo a voi fidanzati e giovani che seguite questo blog: vi siete realmente scelti? O attendete che cambino tutte le cose che non vi piacciono dell’altro? La sindrome da crocerossina imperversa nelle storie dei vari fidanzamenti che ho ascoltato. Da soli non se ne viene fuori. C’è bisogno di guide. La Chiesa ha un compito preciso, accompagnare questi giovani e preservare il fidanzamento da ogni forma di inquinamento. 

L’amore non è un mezzo per arrivare alla felicità. Sto con te perché mi fai stare bene, perché accanto a te mi passa il nervoso, perché mi dai tutto ciò di cui ho bisogno. Se veramente l’amore fosse un mezzo, sarebbe un inganno narcisistico, un modo per amare sempre e solo me stesso. L’amore è, invece, fine a se stesso perché l’amore vero, quello appassionato di cui parla il Papa, è già felicità, non ha bisogno di spa, viaggi relax, regali ultimo grido (nel senso che proprio muori dopo aver sentito il prezzo!) o di amplessi multipli. Bocciate chi vi dice: “Io ho bisogno di averti altrimenti per me questo non è amore”. Fate un gesto di carità nei miei confronti e anche nei vostri: lasciatelo/a!

Leggi anche: https://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2018/01/19/cara-nicole-sei-sicura-di-mettere-in-vendita-solo-la-tua-verginita/

La Chiesa ha bisogno di fidanzati appassionati. Amare è sentire che io appartengo a te, tu appartieni a me, insieme apparteniamo a Dio e Dio appartiene a noi. Questa è nuzialità. Ecco perché il paradiso in terra è consegnato agli sposi. Tra due fidanzati appassionati tutto ciò risplende di una bellezza speciale. Il desiderio di vedersi, il pensiero costante dell’altro, il non riuscire a trascorrere una sola giornata senza passare sotto casa semplicemente per dirsi “ciao” sono i primi passi di quel fidanzamento che profuma di eternità e che auguro a tutti i giovani. Descrive bene Antoine de Saint-Exupery:

 “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…”

(Il Piccolo Principe) 

La santità non è oltre l’amore, il paradiso non è un gradino più su dell’amore, il paradiso è nell’amore. Qualunque santo non è santo per i carismi, ma perché sta nell’amore.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.